Il 23 ottobre 1989 Peppe Tizian, mentre tornava a casa al termine di una lunga giornata di lavoro, veniva assassinato dalla 'ndrangheta. Sono passati ventiquattro anni, ora c'è suo figlio, Giovanni Tizian. Fa il giornalista ma vive sotto scorta: la ndrangheta minaccia di "sparargli in bocca".
Giovanni ha scritto La nostra guerra non è mai finita. E per spiegare alla rete questo libro così importante, l'editore Mondadori ha avuto una bella idea, molto coinvolgente: utilizzare gli hashtag (#facciolamiaparte), le foto degli utenti e Storify, cioè il social network che permette di raccontare storie attraverso l'aggregazione di contenuti testuali, fotografici o video pubblicati da sé o da altri sul web (in particolare i contenuti provenienti da Facebook, Twitter, Youtube, Instagram). Il risultato di questo lavoro collettivo fra editore e lettori è rappresentato in questa pagina, con i contributi di tutti i partecipanti.