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Premio Strega 2014, il vincitore è Francesco Piccolo

di Antonella Sbriccoli
4 luglio 2014
 

Quest'anno allo Strega ha vinto il ritratto di un’intera generazione, di un’epoca, filtrato e “romanzato” attraverso lo sguardo prospettico di chi osserva, sente, percepisce. Un libro bello e commovente, dall'impronta personale, politica, divertente, serissima e provocatoria sull'Italia contemporanea. E' Il desiderio di essere come tutti di Francesco Piccolo.

Piccolo si è distanziato dal secondo arrivato, Antonio Scurati, per soli 5 voti (è la seconda volta che l'autore de Il padre infedele arriva a un soffio dal premio). Il terzo posto è andato a Francesco Pecoraro con La vita in tempo di paceseguito da Giuseppe Catozzella con Non dirmi che hai paura e da Antonella Cilento con Lisario o il piacere infinto delle donne


Chi è Francesco Piccolo?

Classe 1964, Piccolo è scrittore e sceneggiatore, oltre che traduttore, insegnante di sceneggiatura al DAMS di Roma e opinionista per i principali quotidiani italiani. Tra i suoi libri, ricordiamo La separazione del maschio (2008), Momenti di trascurabile felicità (2010), Storie di primogeniti e figli unici.

 


 

Il premio a ritroso: dalla cinquina dei finalisti alla lista dei libri presentati

CatozzellaScuratiPiccoloPecoraro e Cilento sono i cinque finalisti dell'ambitissimo Premio Strega 2014. 
Storie, le loro, che raccontano di attualità, ansie e slanci generazionali e di una Napoli seicentesa in cui una donna scopre il piacere. Eccole in dettaglio.

Francesco Piccolo, Il desiderio di essere come tutti (Einaudi)  

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L’autoritratto di uno scrittore diventa inevitabilmente anche il ritratto della formazione di un’intera generazione, il ritratto di un’epoca, ovviamente filtrato e “romanzato” attraverso lo sguardo prospettico di chi osserva, sente, percepisce. E infatti, in questa sorta di autobiografia personale e collettiva, Francesco Piccolo si aggrappa non solo ai ricordi dei fatti ma anche a quelle esperienze culturali - libri, film, televisione - che hanno lasciato in lui una traccia individuale, ma che avranno segnato anche la crescita e la formazione di tanti altri testimoni del tempo che però scrittori non sono e non hanno così avuto l’opportunità (e la responsabilità) di raccontarsi, e che forse ora hanno l’occasione (e il piacere) di leggersi e di rivedersi nelle diverse situazioni di quegli anni. 

Antonio Scurati, Il padre infedele (Bompiani)  

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17,00 € 8,50 €
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Dopo gli esiti contrastanti delle sue fughe nel passato (Una storia romantica) e nel futuro (La seconda mezzanotte), Antonio Scurati ha scritto un romanzo pieno, una storia intima ma universale che, con una prosa di tagliente lucidità, riesce a coinvolgere ed emozionare. Il padre infedele è un romanzo generazionale, di una genererazione a cui, come dice il padre (ancora un padre) del protagonista, “hanno gettato un osso già spolpato”.

Francesco Pecoraro, La vita in tempo di pace (Ponte alle Grazie)  

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L'ingegner Ivo Brandani è sempre vissuto in tempo di pace. Quando il libro comincia, il 29 maggio 2015, Ivo ha sessantanove anni, è disilluso, arrabbiato, morbosamente attaccato alla vita. Lavora per conto di una multinazionale a un progetto segreto e sconcertante, la ricostruzione in materiali sintetici della barriera corallina del Mar Rosso: quella vera sta morendo per l'inquinamento atmosferico. Nel limbo sognante di un viaggio di ritorno dall'Egitto, si ricompongono a ritroso le varie fasi della sua esistenza di piccolo borghese: la decadenza profonda degli anni Duemila, i soprusi e le ipocrisie di un Paese travolto dal servilismo e dalla burocrazia, il sogno illusorio di un luogo incontaminato e incorruttibile, l'Egeo... Chirurgico e torrenziale, divagante e avvincente, La vita in tempo di pace racconta, dal punto di vista di un antieroe lucidissimo, la storia del nostro Paese e le contraddizioni della nostra borghesia: le debolezze, le aspirazioni, gli slanci e le sporcizie, quel che ci illudevamo di essere e quel che alla fine, nostro malgrado, siamo diventati.

Giuseppe Catozzella, Non dirmi che hai paura (Feltrinelli)  

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Samia è una ragazzina di Mogadiscio. Ha la corsa nel sangue. Ogni giorno divide i suoi sogni con Alì, che è amico del cuore, confidente e primo, appassionato allenatore. Mentre intorno la Somalia è sempre più preda dell’irrigidimento politico e religioso, mentre le armi parlano sempre più forte la lingua della sopraffazione, Samia guarda lontano, e avverte nelle sue gambe magre e velocissime un destino di riscatto per il paese martoriato e per le donne somale. Ma tutto diventa difficile. Gli integralisti prendono ancora più potere, Samia corre chiusa dentro un burqa ed è costretta a fronteggiare una perdita lacerante, mentre il “fratello di tutta una vita” le cambia l’esistenza per sempre. Rimanere lì, all’improvviso, non ha più senso. Una notte parte, a piedi. Rincorrendo la libertà e il sogno di vincere le Olimpiadi. Sola, intraprende il Viaggio di ottomila chilometri, l’odissea dei migranti dall’Etiopia al Sudan e, attraverso il Sahara, alla Libia, per arrivare via mare in Italia.

Antonella Cilento, Lisario o il piacere infinito delle donne (Mondadori)  

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Storia di una donna che scopre il piacere, di un pittore che scopre la passione, di una città intera che si ribella ai potenti, Lisario o il piacere infinito delle donne è soprattutto un romanzo di avventure, molto vicino alla maniera in cui, per l'appunto, si scrivevano nel Seicento, dal Quijote di Cervantes al Gil Blas de Santillana di Lesage, romanzi epici e picareschi con apparenti saggi del tutto folli e conclamati pazzi non scevri di qualche saggezza, fra capipopolo, assassini, ermafroditi, pirati, mercenari del sesso e del potere, donne mutate in statue e razzismo omosessuale, creature dellincubo o del sogno, in una girandola infuocata di invenzioni, tutte attorcigliate attorno allo stesso interrogativo: ma è del primo Seicento che qui si narra o di noi e di oggi?

Ma partiamo dall'inizio

La LXVIII edizione del più famoso premio letterario italiano è partita con una selezione di 27 romanzi. Dall'11 aprile sono diventati dodici e dall'11 giugno cinque
Quest'anno la giuria è stata parzialmente rinnovata: sono stati nominati quattordici nuovi Amici della domenica, tra cui Walter Siti, vincitore della scorsa edizione. Ci sono poi 60 lettori forti, selezionati ogni anno da librerie indipendenti italiane e quindici voti collettivi espressi da scuole, università e Istituti Italiani di Cultura all’estero, per un totale di 460 aventi diritto.
Nuovo è anche il Premio Strega Giovani, assegnato a Giuseppe Catozzella e al suo Non dirmi che hai paura da una giuria di circa quattrocento ragazze e ragazzi, di età compresa tra i 16 e i 18 anni, in rappresentanza delle scuole italiane e estere (di Berlino, Bucarest e Parigi). Per la prima volta a gareggiare c'è anche una Graphic Novel, segno che anche forme letterarie finora escluse dai canoni più tradizionali del romanzo possono aspirare a un premio come lo Strega.

Tutti i libri presentati in ordine di autore:

1. Intanto anche dicembre è passato di Fulvio Abbate (Baldini&Castoldi). Presentato da Michele Mari e Massimo Onofri;

2. Oltre le Colonne d'Ercole  Lorenzo Bracco e Dario Voltolini (BookSprint). Presentato da Daria Bignardi e Paolo Di Stefano;

3. Match nullo di Luca Canali (Cavallo di Ferro). Presentato da Roberto Pazzi e Paolo Ruffilli;

4. Non dirmi che hai paura di Giuseppe Catozzella (Feltrinelli). Presentato da Giovanna Botteri e Roberto Saviano;

5. Lisario o il piacere infinto delle donne di Antonella Cilento (Mondadori). Presentato da Nadia Fusini e Giuseppe Montesano;

6. Il mantello di porpora di Luigi De Pascalis (La Lepre). Presentato da Filippo La Porta e Claudio Strinati;

7. Il paese senza nome di Lucianna Di Lello (Carabba). Presentato da Vittorio Avanzini e Ludovico Gatto;

8. C’è posto tra gli indiani di Alessio Dimartino (Perrone). Presentato da Antonio Augenti e Elena Clementelli;

9. Bella mia di Donatella Di Pietrantonio (Elliot). Presentato da Antonio Debenedetti e Maria Ida Gaeta;

10. Publisher di Alice Di Stefano (Fazi). Presentato da Giuseppe Conte e Francesca Pansa;

11. Riscatto di Melo Freni (Libroteca Paoline). Presentato da Giampaolo Rugarli e Giovanni Russo;

12. Unastoria di Gipi (Coconino Press-Fandango). Presentato da Nicola Lagioia e Sandro Veronesi;

13. To Jest di Fabio Izzo (Edizioni il Foglio). Presentato da Predrag Matvejević ed Elisabella Kelescian;

14. Calcio e acciaio di Gordiano Lupi (Acar). Presentato da Marcello Rotili e Wilson Saba;

15. Viaggiatori di nuvole di Giuseppe Lupo (Marsilio). Presentato da Salvatore Silvano Nigro e Sebastiano Vassalli;

16. Come fossi solo di Marco Magini (Giunti). Presentato da Maria Rosa Cutrufelli e Piero Gelli;

17. Ganymede e la notte dei cristalli di Franco Massari (Biblioteca dei Leoni). Presentato da Giorgio Bàrberi Squarotti e Luciano Luisi;

18. Oltre il vasto oceano di Beatrice Monroy (Avagliano). Presentato da Renato Besana e Corrado Calabrò;

19. Nella casa di vetro di Giuseppe Munforte (Gaffi). Presentato da Arnaldo Colasanti e Massimo Raffaeli;

20. La mia ora di vento di Gerardo Pepe (Il Papavero). Presentato da Piero Mastroberardino e Cesare Milanese;

21. La terra del sacerdote di Paolo Piccirillo (Neri Pozza). Presentato da Valeria Parrella e Romana Petri;

22. La vita in tempo di pace di Francesco Pecoraro (Ponte alle Grazie). Presentato da Giuseppe Antonelli e Gabriele Pedullà;

23. Il desiderio di essere come tutti di Francesco Piccolo (Einaudi). Presentato da Paolo Sorrentino e Domenico Starnone;

24. Storia umana e inumana di Giorgio Pressburger (Bompiani)Presentato da Gianfranco De Bosio e Sergio Givone

25. Venga pure la fine di Roberto Riccardi (e/o). Presentato da Francesco Guccini e Giuseppe Leonelli;

26. Ovunque, proteggici di Elisa Ruotolo (nottetempo). Presentato da Marcello Fois e Dacia Maraini;

27. Il padre infedele di Antonio Scurati (Bompiani). Presentato da Umberto Eco e Walter Siti.

 
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