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1984

George Orwell
pubblicato da Mondadori

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L'azione si svolge in un futuro prossimo del mondo (l'anno 1984) in cui il potere si concentra in tre immensi superstati: Oceania, Eurasia ed Estasia. Al vertice del potere politico in Oceania c'è il Grande Fratello, onnisciente e infallibile, che nessuno ha visto di persona ma di cui ovunque sono visibili grandi manifesti. Il Ministero della Verità, nel quale lavora il personaggio principale, Smith, ha il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, di alterare la storia e di ridurre le possibilità espressive della lingua. Per quanto sia tenuto sotto controllo da telecamere, Smith comincia a condurre un'esistenza "sovversiva". Scritto nel 1949, il libro è considerato una delle più lucide rappresentazioni del totalitarismo.

Dettagli down

Generi Romanzi e Letterature » Classici stranieri

Editore Mondadori

Collana Oscar moderni

Formato Tascabile

Pubblicato 21/06/2016

Pagine 333

Lingua Italiano

Isbn o codice id 9788804668237

Traduttore S. Manferlotti

54 recensioni dei lettori  media voto 5  su  5
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1984 alux75

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voto 5 su 5 Libro interessantissimo, forse fin troppo avveniristico. La scia riflettere.
1984 mariaelia53

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voto 5 su 5 Un libro assolutamente sorprendente. Per la trama, per i dettagli, e per l'ipotesi di futuro che viene fatta, quanto mai attuale ancora oggi, nonostante siano passati diversi decenni dalla sua pubblicazione ed anche l'anno descritto nel libro faccia ormai parte di un passato sempre meno prossimo. Una lettura imprescindibile.
1984 the_fair_elf

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voto 5 su 5 1984. Per un libro così non basta una singola recensione, occorrerebbe un saggio intero. In poche pagine (il romanzo non è lungo) Orwell immagina un futuro non lontano in cui gli uomini sono tutti controllati, in ogni momento della giornata, da una società dittatoriale. Sebbene la trama sia arcinota, non voglio raccontare altro perchè questo libro VA LETTO. Ogni persona DEVE leggere questo romanzo per capire che l'allegoria che Orwell intendeva fare del mondo comunista del 1948 sarebbe diventata invece una profezia del mondo di oggi. Quanto c'è da impararare da questo romanzo, quanto c'è da riflettere relativamente alla nostra società. Questo libro andrebbe fatto leggere sui banchi di scuola. Grande Fratello permettendo. #lamiarecensione -
1984 raffaeledobellini

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voto 5 su 5 Una lucidissima analisi sui rischi del totalitarismo. Orwell descrive uno Stato che è la summa del totalitarismo, una perfetta sintesi del Nazi-Fascismo e del Comunismo stalinista. Un libro che tiene incollato il lettore ad ogni pagina, ma che lascia l'amaro in bocca per la viltà, la crudeltà, la spietatezza umana. Sono bandite la speranza, la gioia, la vita. Tutto è grigio in "Oceania", un vasto stato che va dalle Americhe alla Gran Bretagna. Uno Stato padrone che opprime i propri cittadini divisi tra appartenenti al Partito Interno, al Partito Esterno e Prolet. Uno Stato che controlla, soprattutto gli appartenenti al Partito Esterno, in tutti i momenti della loro vita, cercando di cogliere ogni minimo segno - anche somatico - di eterodossia. Uno Stato che affama volutamente i Prolet, consapevole che non insorgeranno mai. Uno Stato perennemente in guerra con altri due Stati, l'Eurasia e l'Estasia. Uno Stato completamente controllato dal Grande Fratello i cui manifesti sono ovunque. Unica possibilità di cambiamento, la "Confraternita", gruppo clandestino di oppositori. Winston Smith, membro del Partito Esterno, comincia a sperare, conosce e si innamora di Julia, confida nell'insubordinazione del compagno di partito O'Brien. Tutto ciò può bastare per cambiare le sorti di un regime che cerca il controllo totale sui propri cittadini, fino al punto di regolare ogni aspetto della vita, anche affettiva? Nelle ultime pagine del libro mi è tornato in mente con forza quello che il buon Lupin dice ad Harry - in "Harry Potter e il prigioniero di Azkaban" (J.K. Rowling) - circa i Dissennatori: "I Dissennatori sono le creature più disgustose della terra. Infestano i luoghi più cupi e sporchi, esultano nella decadenza e nella disperazione, svuotano di pace, speranza e felicità l'aria che li circonda. Perfino i Babbani avvertono la loro presenza, anche se non li vedono. Se ti avvicini troppo a un Dissennatore, ogni sensazione piacevole, ogni bel ricordo ti verrà succhiato via. Se appena può, il Dissennatore si nutrirà di te abbastanza a lungo da farti diventare simile a lui... malvagio e senz'anima. Non ti rimarranno altro che le peggiori esperienze della tua vita". #lamiarecensione -
1984 miriamdotta95

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voto 5 su 5 Lessi questo libro per la prima volta alle scuole superiori ma la mia testa non era ancora pronta ad un capolavoro come questo. Ora ho appena finito di leggerlo e sono rimasta piacevolmente sorpresa da quanto mi ci sia appassionata. La storia è molto interessante, parla di un mondo immaginario futuro ambientato nel 1984 e la cosa più sconvolgente è che questo mondo oppresso e privo di ogni libertà assomiglia molto a quella che potrebbe essere la realtà di oggi. Piano piano vai avanti con la lettura e ti rendi conto di molte congruenze, ti accorgi che in effetti un uomo nato e vissuto anni e anni fa è riuscito a prevedere le conseguenze disastrose di una società come la nostra. Affascinante. Inizialmente ammetto di aver fatto fatica a leggerlo ma poco dopo mi sono appassionata sia allo stile di Orwell che ai personaggi della storia. Uno stile molto cinico, direi anche malinconico e soffrente. Ricco di particolari che danno proprio lidea di un mondo dove la felicità non esiste. L'atmosfera emanata dalla scrittura è molto cupa, a tratti inquietante, la identificherei con il colore grigio. Non mancano comunque i momenti di forte tensione che ti tengono incollato al libro. Un libro che mi ha aperto gli occhi e mi è entrato nel cuore #Lamiarecensione -
1984 alexrock82

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voto 5 su 5 #lamiarecensione In questo libro, scritto nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale, Orwell rappresenta in modo terribile un mondo totalitario dove l'influenza "del partito" sulle menti è (quasi) totale. La trama si dipana con uno stile facilmente accessibile intorno a un ufficiale responsabile della riscrittura della storia. L'interesse del libro risiede principalmente nella sua parte "profetica" , facendo entrare violentemente la figura del "grande fratello" nel linguaggio comune.In questo grande classico, l'autore si scaglia contro ogni forma di totalitarismo, contro la centralizzazione del potere, contro l'ignoranza e la manipolazione e si schiera in difesa della libertà di espressione.
1984 baolissimo

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voto 5 su 5 Con sommo rammarico preavviso che non è la cronaca romanzata di una delle più note (e trash) trasmissioni degli ultimi anni. Anzi. Tutt'altro. Qui si raccontano invece le (dis-)avventure del solitario e malinconico Winston Smith, alle prese con un mondo chiuso, soffocante e allucinante, dove lindividuo è schiacciato e compresso nella massa completamente in balia di governanti intangibili ma che ti spiano ovunque, anche quando vai in bagno. E sarà difficile fidarsi del poliziotto OBrien o all'inizio anche della bella Julia, in un mondo di delazione e soppressione violenta degli indesiderati. Tre nazioni nel mondo, capi-padroni invisibili e magnetici, una continua guerra con mutevoli alleanze e propositi, nessuna possibilità di scoprire il passati perché tutto è setacciato, rimodulato e continuamente mistificato. Una distopia inquietante e purtroppo di sapore molto attuale. Una volta magari persone così le chiamavano stregoni. O sacerdoti. O alla romana, aùguri. In ogni caso avevano capacità profetiche. Forse George Orwell era uno di loro. Perché scrivere un romanzo come 1984 ben prima di quella data, nel 1948, non è solo talento, ma spirito profetico. #lamiarecensione -
1984 elvy71

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voto 3 su 5 #lamiarecensione Lessi questo libro abbastanza recentemente anche se, ovviamente, ne avevo già molto sentito parlare da molto tempo. La vicenda di base è piuttosto nota anche se, a dire il vero, non accadono molti fatti nel romanzo. LAutore è più che altro interessato a descriverci lo scenario futuristico e distopico nel quale i personaggi si muovono e lo fa davvero bene. Al contrario di autori quasi suoi contemporanei che dipingevano un futuro ottimistico pieno di navi spaziali e con una tecnologia illimitata, Orwell decide di andare controcorrente e ci mostra un avvenire anche peggiore dellepoca nel quale stava vivendo. Descrive una società oppressiva burocratica in cui i rapporti sociali sono tendenti al minimo. Un mondo diviso in tre blocchi, tutti in lotta tra di loro e in cui domina la censura e la cattiva informazione e a vegliare onnipresente, su migliaia di spie e delatori, ci sta locchio vigile del Grande Fratello. Ovviamente Orwell, immaginando questa società, pensava innanzitutto alle dittature del suo periodo, il nazifascismo e il comunismo e, in effetti, le caratteristiche della dittatura di 1984 assomma le caratteristiche principali di tutti e tre questi regimi. Ma Orwell è andato ben oltre nella sua profezia. E incredibile quanto le sue descrizioni si siano in verità avverate nei nostri giorni e la Società da lui descritta sia quella in cui viviamo, più che in una del passato. Alla pari del quasi contemporaneo Il mondo nuovo di Huxley e di Fahrenheit 451di Bradbury, 1984 costituisce la cosiddetta Trilogia del distopismo raggiungendo una delle vette di questo particolare filone. Consigliato a tutti, anche a coloro che, di solito, non amano la fantascienza
1984 supererza

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voto 3 su 5 1984 è un libro che ogni persona dovrebbe leggere. Ti apre la mente sulla condizione della società attuale, sullo stato di controllo e di limitazione della libertà a cui oggi siamo inconsapevolmente soggetti. Questo libro non può mancare in nessuna libreria di rispetto e sopratutto non può mancare nella cultura generale di ogni persona, conscia dei pericoli a cui si è soggetti nel caso in cui vengano a mancare le minime condizioni di libertà individuale e di privacy personale.
1984 trax1982

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voto 5 su 5 "1984" è un libro che andrebbe fatto leggere nelle scuole, al pari di altri grandi classici come "La coscienza di Zeno" o "Il fu Mattia Pascal", sebbene molto diverso in quanto romanzo "distopico". Che non è nè fantascienza nè fantasy, nè fantastico bensì la visione di un qualcosa di vicino a noi che potrebbe essere realtà, ma non lo è per poche, piccole sfumature. In "1984" le "sfumature" sono raggelanti ed estremamente vicine a quello che potrebbe essere il nostro presente, e questo rende il romanzo così vero e crudele. I totalitarismi che vengono descritti da Orwell e la semplicità con cui la realtà viene manipolata per soggiogare e tenere buono il popolo non sono così distanti dal nostro 2017, in cui la percezione del reale spesso è distorta (o anche semplicemente sfumata) da social network e altri strumenti di "comunicazione". Un romanzo che fa riflettere, e lascia leggermente spauriti e forse arrabbiati nel confronto col mondo odierno. La trama, di per sè, è semplice: Winston Smith è un impiegato ministeriale che inizia a porsi delle domande (troppe?) sul meccanismo con cui viene governato il mondo, e sui veri rapporti che intercorrono tra le grandi superpotenze Oceania, Estasia ed Eurasia. Il suo punto di vista, e quanto gli accade, sono il metodo tramite cui Orwell racconta al lettore un possibile, ed angosciante, risvolto di qualsiasi società, compresa la nostra. #lamiarecensione " -
1984 alessia.va

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voto 3 su 5 Nel 1984 il mondo è diviso in tre grandi Stati in perenne guerra tra loro: Eurasia, Estasia e Oceania. Questultima nazione è governata da un capo infallibile e potentissimo: il Grande Fratello. La sua immagine appare ovunque ed egli controlla ogni aspetto della vita delle persone, sia attraverso teleschermi e microfoni ubicati ovunque, sia grazie all'uso della Neolingua, idioma ufficiale dell'Oceania, che punta a rendere impossibile ogni pensiero considerato eretico attraverso l'eliminazione di parole indesiderate e la soppressione di significati eterodossi. L'apparato governativo è composto dal Ministero della Verità, che si occupa di falsificare il passato in funzione delle necessità del Partito, il Ministero della Pace, che si interessa della guerra e, infine, il Ministero dell'Amore, che mantiene la legge e l'ordine pubblico incarcerando e torturando i criminali, cioè gli oppositori politici. Al Ministero della Verità di Londra lavora il protagonista, Winston Smith, una persona apparentemente normale che decide di compiere un atto sovversivo che potrebbe costargli la pena di morte: scrivere un diario. 1984 non è solo la bellissima storia di ribellione di Winston contro il sistema ma è soprattutto un romanzo di denuncia contro tutti i totalitarismi, e una riflessione sulla libertà che ci insegna quanto è preziosa e quanto è importante difenderla con tutte le nostre forze. - #lamiarecensione -
1984 lillina.alaimo

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voto 5 su 5 Ortodossia vuol dire non pensare, non aver bisogno di pensare. Ortodossia e inconsapevolezza sono la stessa cosa Credo che questo sia il padre di tutti i distopici, 1984 è un romanzo visionario che racconta di una società schiacciata da una dittatura che mira prima di tutto, a soffocare lopinione personale, la libertà di pensiero, di iniziativa.Una società di uomini anestetizzati, nati e cresciuti in una nazione in cui ogni informazione, passata e presente, è manipolata ed adattata alla linea di pensiero del Grande Fratello. Winston, protagonista del romanzo, vive in una società senza scampo, in cui il lettore scorgerà analogie con le dittature del Novecento, ma ciò che lo colpirà e lo spaventerà sarà soprattutto la vicinanza con il presente dove ogni giorno le informazioni vengono presentate, adattate e manipolate dai mass media in tempo reale rendendo sempre più difficile orientarsi e mantenere intatto il proprio senso critico. Un presente in cui è sempre più difficile districarsi, dove la realtà viene semplificata in concetti come : il bene e il male, il vero e il falso, il bianco e il nero che poco rappresentano la vita in tutte le sue sfaccettature e complessità. George Orwell con questo romanzo ci vuole far comprendere come il vero potere risieda nella capacità di veicolare il pensiero e i sentimenti delle masse. Questo è un romanzo da leggere più volte per poter scavare a fondo ed andare oltre la trama dal finale sconvolgente.
1984 lillina.alaimo

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voto 5 su 5 "Ortodossia vuol dire non pensare, non aver bisogno di pensare. Ortodossia e inconsapevolezza sono la stessa cosa". Credo che questo sia il padre di tutti i distopici. 1984 è un romanzo visionario che racconta di una società schiacciata da una dittatura che mira prima di tutto, a soffocare l'opinione personale, la libertà di pensiero, di iniziativa. Una società di uomini anestetizzati, nati e cresciuti in una nazione in cui ogni informazione, passata e presente, è manipolata ed adattata alla linea di pensiero del Grande Fratello. Winston, protagonista del romanzo, vive in una società senza scampo, in cui il lettore scorgerà analogie con le dittature del Novecento, ma ciò che lo colpirà e lo spaventerà sarà soprattutto la vicinanza con il presente dove ogni giorno le informazioni vengono presentate, adattate e manipolate dai mass media in tempo reale rendendo sempre più difficile orientarsi e mantenere intatto il proprio senso critico. Un presente in cui è sempre più difficile districarsi, dove la realtà viene semplificata in concetti come il bene e il male, il vero e il falso, il bianco e il nero, che poco rappresentano la vita in tutte le sue sfaccettature e complessità. George Orwell con questo romanzo ci vuole far comprendere come il vero potere risieda nella capacità di veicolare il pensiero e i sentimenti delle masse. Questo è un romanzo da leggere più volte per poter scavare a fondo ed andare oltre la trama dal finale sconvolgente. #lamiarecensione -
1984 giulsloan

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voto 5 su 5 #lamiarecensione 1984 è uno dei capolavori della letteratura moderna, partorito dalla visionaria mente di Eric Arthur Blair, in arte George Orwell, che con questo romanzo voleva descrivere una raggelante società di un futuro distopico, ispirata al contesto storico in cui Orwell si trovava a scrivere e a vivere, e cioè quello delle due guerre mondiali e della conseguenze post nucleari. Che linsieme di inquietudini vissute dallautore al momento della stesura del testo abbiano un collegamento con lidea di un prossimo futuro, lo si deduce dal pun presente sin dal titolo del libro: 1984, infatti, non è altro che la data di stesura dellopera (1948), con le ultime due cifre invertite. Il protagonista di 1984 è Wiston Smith, lultimo eroe rimasto in un mondo in cui è scomparsa ogni forma di umanità: nel superstato Oceania, governato dal Partito, tutto è sotto il controllo della figura minacciosa del Grande Fratello, e nessuno può trasgredire alle regole, regole che però non sono scritte da nessuna parte e che quindi sono soggette a continue modificazioni da parte del Partito, che si avvale di mezzi quali il controllo del pensiero e del linguaggio per ridurre i cittadini, apparentemente consenzienti perché sottoposti ad un lavaggio di cervello, ad una vera e propria schiavitù. Winston sembra lunico (o quasi) a voler tentare disperatamente di cambiare le cose, e sono proprio il suo coraggio e il desiderio di non piegarsi a queste imposizioni a rendere 1984 così umano, con la sua intrinseca esigenza morale di rappresentare un monito per le generazioni future trasmettendo la più importante delle eredità: la memoria. Ciò che più mi ha spinto a recensire questo libro è stata proprio limportanza del messaggio di resilienza che trasmette la figura del protagonista, ma anche la sua capacità di rappresentare quanto sia remissiva e influenzabile la nostra mente; il libro, infatti, a mio parere, dà un quadro completo delle sfaccettature delluomo. Consiglio vivamente la lettura di questo romanzo a chiunque, ma specialmente ai ragazzi; difatti lo ritengo una tappa fondamentale del bagaglio culturale di un individuo. 1984 è in grado di svegliare anche gli animi più assopiti, facendo aprire gli occhi su tanti aspetti che fanno parte della nostra vita (come ad esempio il potere esercitato dai mass media) e insinuando profonde riflessioni e dubbi nel lettore.
1984 antonello8691

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voto 3 su 5 #lamiarecensione - A mio parere 1984 può essere a diritto considerato uno dei classici della letteratura novecentesca. Si inserisce nel genere delle distopie ed è ambientato dopo una guerra atomica che ha sconvolto il mondo e ha portato alla formazione di tre grandi stati totalitari, l'Oceania, l'Estasia e l'Eurasia, perennemnete in lotta tra loro. Il romanzo narra la storia di un impiegato, Winston Smith, iscritto al partito che scandisce ogni singolo secondo della vita dei suoi sottoposti: il volto del Grande Fratello, il capo del Partito, e lo smodato controllo che questi esercita su ogni più piccolo gesto degli abitanti del grande stato dell'Oceania inducono a riflettere sulle grandi tematiche storiche che hanno caratterizzato l'epoca in cui Orwell scriveva. Tuttavia le riflessioni che troviamo in questo libro continuano ad essere attuali, uno spunto per analizzare il proprio pensiero politico con un'opera di narrativa dallo stile incalzante e pieno di suspense. Quest'opera indaga i recessi del conformismo umano e dell'oppressione dittatoriale attraverso gli occhi del protagonista, una persona ordinaria che pagina dopo pagina capirà di non esser proprio una pecora del grande gregge del Partito. Sta al lettore scoprire in che modo Winston si staccherà dalla massa e a cosa lo porterà questa sua volontà di comprensione del sistema.
1984 giuliana.popolizio

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voto 3 su 5 #lamiarecensione - Nel mondo dell'editoria ormai ci sono tantissimi libri del genere distopico che raccontano di una società futuristica e ovviamente negativa. "1984" è il primo, appartenente a questa categoria, che io abbia letto e che mi abbia indirizzato al genere. Esso è uno di quei libri il cui titolo torna sempre in mente, balza continuamente agli occhi e che ti riprometti di leggerlo ma che ti ritrovi a procrastinare ogni volta. Finché un giorno ho deciso e sono andata in libreria diretta e motivata. La tensione serpeggia continuamente fra le sue pagine, ti senti osservato anche tu e tifi per Winston e Julia affinché il loro pensiero e il loro amore non vengano mai scoperti. Colui che tutto osserva e tutto giudica è il Grande Fratello, questa identità quasi immaginifica che ti costringe a sottometterti e annullarti. Quasi fa sorridere l'idea di un programma televisivo che si ispiri ad esso e forse potrebbe essere anche offensivo se si considera un fatto: questo libro, più di altri, dimostra quanto sia fondamentale leggere, informarsi, formare la propria identità, perché sono le uniche cose che ti garantiranno la libertà e colui che vuole governare e sottomettere può farlo solo privando le persone di questo. Una mente che ignora è una mente debole e malleabile. Una mente che ignora è un recipiente vuoto alla mercé di chi vuole applicare la propria forza riempiendo quel contenitore di ciò che serve per farlo. Buone letture, Bookspassion.
1984 erika.digiovanni

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voto 3 su 5 #lamiarecensione Un libro che affascina il lettore e lo disturba, rendendolo consapevole del pericolo che si cela nella realtà di ogni tempo. Un pericolo costante e concreto che fa di 1984 un romanzo eternamente attuale. Orwell ci catapulta in un mondo nel quale le persone controllano le informazioni e le informazioni controllano le persone; in un mondo in cui i potenti manipolano il linguaggio e la memoria storica, controllando la vita dei cittadini, facendo loro il lavaggio del cervello, lobotomizzandoli; in un mondo dove realtà e persone scomode vengono cancellate, perché (non lo sapevi?) esse non sono neanche mai esistite e sarà meglio che tu non faccia domande; in un mondo che, a pensarci bene, forse non è poi così diverso dal nostro. Con questo romanzo distopico, Orwell porta allestremo gli aspetti di una vita che non è più nelle mani di chi la sta vivendo, ma in quelle del Grande Fratello, che tutto vede e tutto controlla. Così facendo, ci fa capire che accettare in silenzio qualunque decisione imposta dallalto, qualunque distorsione della verità, significa compiere un passo verso laffermazione robotica che la guerra è pace, la libertà è schiavitù, lignoranza è forza. Può voler dire convincersi che due più due faccia cinque, se questo è quello che vogliono farti credere. Può essere il primo spiraglio in quella porta numerata 101, dove si farà leva sulle tue paure più profonde per convincerti che il sistema è giusto. Sempre. Unopera che soffoca il lettore, lo maltratta, gli fa aprire gli occhi. Vi si trovano tematiche già trattate ne La fattoria degli animali dello stesso autore e che ispireranno molti romanzi distopici più recenti, come Hunger Games. Da leggere e rileggere.
1984 laracroft39hotmailit

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voto 5 su 5 Stupisce come nonostante sia un libro del 1949, abbia saputo anticipare i tempi e confermarsi attualissimo. Vale la pena leggerlo e lasciarsi coinvolgere dalla storia: più che mai ci aiuterà a comprendere che le libertà di scelta di cui godiamo nel presente non vanno mai date per scontate; che dalla nostra parte abbiamo solo la fortuna di essere nati nel posto giusto. Mentre non troppo lontano da noi c'è ancora chi vive nell'angosciante tentativo di non farsi schiacciare da un sistema proibitivo e sfacciatamente inquisitorio. Il mondo immaginato da George Orwell non lascia niente al caso: è strutturato su regole precise, intrusivo, tecnologico, sicuro e apparentemente felice. Eppure manca qualcosa. Le azioni del protagonista trentanovenne Winston Smith saranno tese alla ricerca di questo qualcosa, di una verità più profonda, di un passato con cui non si vuole fare i conti; oltre ad una storia individuale e sociale, si sono persi i propri diritti umani e si è diventati dei burattini con la testa vuota. Orwell ipotizza un'omologazione totale del pensiero, e di fronte a questo scenario poter pensare con la propria testa non è mai stato così bello. #lamiarecensione
1984 nur1996

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voto 4 su 5 #lamiarecensione 1984, il nono romanzo di George Orwell. Un libro futuristico dai risvolti post-apocalittici ambientato in un tempo a noi passato. 1984 narra la storia di Winston Smith, un uomo londinese che vive in uno dei tre stati, quali l'Oceania, l'Estonia e l'Eurasia, autodefinitesi potenze totalitarie a seguito di una guerra atomica. Winston Smith è un uomo ordinario, abituato al proprio lavoro che vive la vita giorno per giorno cercando di rispettare al meglio i costumi etici e morali imposti dai vari ministeri che governano l'intera Oceania al cui comando vi è il "Grande Fratello". Ma la vita di Winston sta per cambiare e, tale cambiamento, lo porterà a scontrarsi con potenze a lui superiori arrivando a dubitare dell'esistenza della guerra stessa, tra i vari stati, e soprattutto a dubitare dell'esistenza del grande dittatore che tutti chiamano: "Grande Fratello". La trama, che di primo acchito può sembrare semplice, è in realtà, pregna di contenuti esistenziali e profondi in grado di aprire la mente umana ponendo delle domande concrete e profonde: Il mito della guerra è una realtà? O è soltanto un'astrazione, o meccanismo di facciata, organizzato da potenze superiori a non sconosciute? La storia in se tocca anche ulteriori tematiche come la forza dell'amore, l'utilità nel credere alla possibilità di un mondo migliore, la forza del grido di ribellione degli innocenti. Insomma, l'intero libro è un insieme di eventi e situazioni che fanno da sfondo alla storia principale del protagonista. Un libro che merita di essere letto e analizzato così da capirne i più profondi significati
1984 laracroft39hotmailit

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voto 5 su 5 #lamiarecensione Stupisce come nonostante sia un libro del 1949, abbia saputo anticipare i tempi e confermarsi attualissimo. Vale la pena leggerlo e lasciarsi coinvolgere dalla storia: più che mai ci aiuterà a comprendere che le libertà di scelta di cui godiamo nel presente non vanno mai date per scontate; che dalla nostra parte abbiamo solo la fortuna di essere nati nel posto giusto. Mentre non troppo lontano da noi c'è ancora chi vive nell'angosciante tentativo di non farsi schiacciare da un sistema proibitivo e sfacciatamente inquisitorio. Il mondo immaginato da George Orwell non lascia niente al caso: è strutturato su regole precise, intrusivo, tecnologico, sicuro e apparentemente felice. Eppure manca qualcosa. Le azioni del protagonista trentanovenne Winston Smith saranno tese alla ricerca di questo qualcosa, di una verità più profonda, di un passato con cui non si vuole fare i conti; oltre ad una storia individuale e sociale, si sono persi i propri diritti umani e si è diventati dei burattini con la testa vuota. Orwell ipotizza un'omologazione totale del pensiero, e di fronte a questo scenario poter pensare con la propria testa non è mai stato così bello.
1984 andreabambi12gmailcom

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voto 5 su 5 #lamiarecensione Avete mai avuto quella sensazione di essere osservati? Vi siete mai guardati intorno, scuotendo il capo un attimo dopo, a cercare qualcuno che vi sta scrutando? Quel formicolio sulla pelle, sull'epidermide della nuca, che sembra un richiamo primordiale e istintivo? E' esattamente quello che si prova - e si deve provare, aggiungerei - quando si legge 1984 di George Orwell. La paranoia distopica del controllo sulle masse è il carburante di questo romanzo, che ci presenta l'inquietante immagine del Grande Fratello, l'occhio sempre presente e vigile del Governo che controlla e mette a tacere i minimi dissensi. E non si accontenta di questo. Il Governo ha addirittura creato una lingua ex novo per filtrare ed escludere ogni termine minaccioso. Ha riscritto la Storia, eliminando dai libri di testo e dagli archivi ogni evento sovversivo e anticonformista. Ha creato, dunque, una bolla del terrore in cui i cittadini vivono secondo le regole oppure spariscono senza lasciar traccia. E come può, in questo atomo del male, nascere l'amore? Soprattutto tra Winston, impiegato del Partito, e Julia, doppiogiochista reazionaria affiliata alla resistenza? E' proprio qui lo slancio narrativo di Orwell, che attraverso la travagliata storia d'amore tra i due racconta la schizofrenia di un sistema totalitario, non troppo distante da alcuni Paesi della nostra contemporaneità. D'altronde, 1984 è l'anno in cui Orwell ha ambientato lo scenario distopico, capovolgendo le ultime due cifre di 1948, anno in cui scrisse il romanzo. Nonostante siamo alla vigilia dei 70 anni dalla pubblicazione dell'opera orwelliana, 1984 è tuttora attuale, a sottolineare come la paranoia e quella sensazione di essere osservati siano davvero primordiali e eterne per l'essere umano.
1984 gp_giorgia

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voto 5 su 5 #lamiarecensione 1984 è un romanzo distopico che, come tutte le opere di Orwell, possiede vari piani di lettura, nessuno dei quali risulta banale o privo di significato. La società da lui descritta in questa opera, figlia del pessimismo post Seconda Guerra Mondiale, esprime tutta la disillusione nei confronti dei vari partiti e la crisi che a suo tempo colpì i principali valori borghesi. Tuttavia l'aspetto più importante dell'opera, e che la rende tanto popolare anche oggi, non è tanto legato a ciò che esprime sul contesto in cui nasce, quanto al mondo che descrive: un mondo che ad oggi ci pare fin troppo familiare. Basterebbe fare un rapido e superficiale confronto dei fatti narrati nel libro e quelli che accadono oggi per renderci conto di quanto quella disgregata società, controllata con la veicolazione delle informazioni, l'offerta di distrazioni e svago, e la realizzazione di uomini divisi fra loro, stia effettivamente divenendo reale. Orwell con i suoi libri cerca di metterci in guardia da una realtà che lui immaginava come distopica ma che ad oggi potremmo credere spaventosamente verosimile. Consigliatissimo per chi vuole cambiare la propria visione della società e dei rapporti umani. In conclusione 1984 dovrebbe essere uno dei libri presenti in ogni casa.
1984 manuelcorporagmailcom

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voto 5 su 5 È stata una lettura piacevole, a tratti angosciante. Dopo averlo finito posso confermare che è uno di quei libri che vanno letti almeno una volta nella vita, o perlomeno da tenere in libreria sperando che la voglia di divorarlo sopravvenga. Scritto nel 1948, ambientato in un futuro tetro intorno al 1984 a Londra dove sentimenti e passatempi sono dettati dal Partito, una sorta di dittatura che monitora ogni aspetto della vita di un uomo. La storia viene continuamente modificata e riscritta da appositi organi che scrutano e modificano libri, giornali e film. Niente prima della nascita della guerra è viene ricordato. È esistito, esiste ed esisterà solo il Partito. La menzogna diventa realtà e passa alla storia. Il lettore si deve preparare a entrare nella vita del protagonista, in un clima di tensione sempre presente in unambientazione sempre cupa e talvolta sporca, anche quando lautore descrive un ambiente soleggiato in primavera, la sensazione che si ha è come quando un flebile raggio di sole penetra la nebbia con una luce fioca, lasciando al lettore la sensazione che sarà solo un momento e presto ritornerà tutto grigio. Tutti inconsapevolmente seguono una vita disagiata, piena di odio e sofferenza. Un uomo non si riconosce più in quella società e decide di cercare un'altra via. Odia il Grande Fratello ma non può darlo a vedere, se non vuole essere ammazzato o peggio, deve attendere il momento giusto Immaginatevi seduti a un bar trasandato, dove le scelte sul cosa fare e cosa consumare sono estremamente limitate ma è comunque lunico passatempo consentito. Vi imbattete nello sguardo di qualcuno, avete voglia di parlare anche solamente per luoghi comuni, ma non potete. I sentimenti sono banditi, molti argomenti sono proibiti, altrettanti vocaboli sono sostituiti alla neolingua un nuovo vocabolario imposto dalla dittatura. Quali stratagemmi trovereste per passare inosservati agli occhi del Partito? E se in questo mondo contorto vi innamorate di una donna e il Partito non ne consente il matrimonio. Come potreste tenere nascosti i vostri sentimenti più profondi? #lamiarecensione
1984 bigoi75

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voto 5 su 5 #lamiarecensione Leggere 1984 non è facile. Non si può affrontarne la lettura come si fa con un romanzo d'intrattenimento qualsiasi; il libro di Orwell richiede concentrazione ed è così fitto di concetti e informazioni che ogni volta che ci si distrae, anche per poche righe, ci si sente spaesati e si deve andare indietro a recuperare le parole perse. Lungi da me fornire una critica completa e intelligente (non ne sarei in grado) ma ci sono almeno tre livelli di lettura: la storia del protagonista Wilson Smith, l'analisi del mondo dittatoriale di 1984 e, su tutto questo, il ragionamento che Orwell fa sul potere (come ottenerlo e come mantenerlo), sul classismo sociale e sull'ideologia di dominio dell'individuo a scapito di qualsiasi libertà personali. Se a inizio lettura questi tre slogan del socing, l'ideologia dominante nel mondo di Oceania di 1984, vi sembreranno oscuri: - La guerra è Pace - La libertà è schiavitù - L'ignoranza è forza quando chiuderete il libro non sarà più così. 1984 è ancora molto attuale, purtroppo, e i concetti e ragionamenti qui descritti possono essere applicati o affiancati per paragone a quanto accade nel mondo odierno, all'andamento dei nuovi media, a come occupano sempre più spazio nelle nostre vite e al loro (e nostro) modo di comunicare. Speriamo di non arrivare mai ai livelli totalitari descritti su 1984; certo è che, ancora oggi, quanto ci dice Orwell appare sempre più plausibile.
1984 francescaimperato

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voto 5 su 5 #lamiarecensione Questo libro è spettacolare ed unico. Racchiude all'interno frammenti di passato, dai quali bisognerebbe cercare di allontanarsi, frammenti utopici e frammenti molto vicini alla realizzazione, quasi Orwell avesse predetto il futuro. E' un libro che apre le menti e permette il ragionamento autonomo, grazie all'impostazione della storia e, quindi, ai personaggi: andare contro qualcosa che non avrebbe ragione di esistere se non grazie alla paura, è sinonimo di suicidio ma, allo stesso tempo, di coraggio. Non tutti sarebbero in grado di farlo senza pensare alle conseguenze e quindi, egoisticamente, alla propria vita. Il libro si sviluppa in modo lineare, consentendo una lettura scorrevole e instancabile. Il finale potrebbe essere prevedibile, se si ha una mente pessimista, ma altrettanto sconvolgente e difficile da digerire. La storia d'amore che si sviluppa, inoltre, non è per niente stucchevole e rende ancora più realistico il racconto. La grafica del libro, infine, non è eccessiva e si sposa alla perfezione con la storia, trasmettendo al lettore l'aria per niente gioviale. Orwell ha creato un vero e proprio capolavoro, moderno e attuale per qualsiasi era presente e futura. Se poi si pensa che è stato scritto nel 1948, diventa ancora più straordinario.
1984 martinagatta

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voto 5 su 5 Capolavoro indiscusso del celebre George Orwell, nonché della letteratura moderna e classica. Si potrebbe pensare che sia un altro libro distopico come quelli pubblicati negli ultimi tempi, se non fosse che l'autore l'ha scritto nel 1948, ben 69 anni fa. Perciò, non solo ha inventato lo show che avrebbe rivoluzionato la televisione, ma anche predetto come sarebbe diventata la vita,ovvero senza privacy e sotto lo sguardo del "Grande Fratello", e a rimanere all'oscuro di ciò che succede intorno a noi. Libro realistico e senza filtri nel raccontare le vicende dei personaggi, dove devono lottare per potersi liberare da questa "persona" opprimente (perchè in realtà non si sa chi sia il Grande Fratello). Lettura veloce e scrittura semplice e facile da leggere, non eccessivamente lungo e capitoli lunghi il giusto per non essere noioso o pesante. A mio avviso lo consiglio a tutti, anche ai più giovani (letto a 13 anni), agli amanti dei distopici e dei classici (molte volte viene catalogato proprio come un classico). #lamiarecensione
1984 leli80hotmailcom

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voto 5 su 5 Così come il titolo è un ribaltamento della data da cui scaturisce il libro stesso, così l'opera è un ribaltamento impietoso dal mondo apparentemente distopico al mondo reale, lettura cruda e disarmante di una delle possibili derive del "migliore dei mondi possibili". Orwell, con la lucidità profetica che solo i geni hanno, preannuncia, dunque, i rischi della società moderna. I "due minuti di odio", in cui le persone sono spinte ad inneggiare contro un volto anonimo, non raffigurano forse i ben più di due minuti di odio fuori e dentro gli stadi, quando questi degenerano? E la vicenda di Syme, collega del protagonista Winston, non ci ricorda, forse, quel delicato e meraviglioso legame che vige, incontaminato, fra parola e pensiero? "non capisci che lo scopo principale a cui tende la neolingua è quello di restringere al massimo la sfera d'azione del pensiero?" Quante volte, nel nostro, reale e grigio mondo, certe parole sono inutilizzate e, altre, emergono prepotentemente? Per non parlare del diario di Winston, capolavoro della concretizzazione della coscienza umana, ultimo baluardo di una verità attaccata su più fronte. Il "Grande Fratello" ci vuole incapaci di pensare, e la coscienza di Winston diventa, quindi, il fortino da espugnare. "Egli era un fantasma isolato, che proclamava una verità che nessuno avrebbe mai udita, ma finchè avesse continuato a proclamarla, in un qualche misterioso modo l'umana catena non si sarebbe spezzata." Questa UMANA CATENA, di leopardiana memoria, verrà, ahimè, spezzata nel libro, schiacciata e infangata, a monito delle generazioni future: non smettete di pensare, non smettete di amare, lottate. #lamiarecensione
1984 bigoi75

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voto 5 su 5 Leggere 1984 non è facile. Non si può affrontarne la lettura come si fa con un romanzo d'intrattenimento qualsiasi; il libro di Orwell richiede concentrazione ed è così fitto di concetti e informazioni che ogni volta che ci si distrae, anche per poche righe, ci si sente spaesati e si deve andare indietro a recuperare le parole perse. Lungi da me fornire una critica completa e intelligente (non ne sarei in grado) ma ci sono almeno tre livelli di lettura: la storia del protagonista Wilson Smith, l'analisi del mondo dittatoriale di 1984 e, su tutto questo, il ragionamento che Orwell fa sul potere (come ottenerlo e come mantenerlo), sul classismo sociale e sull'ideologia di dominio dell'individuo a scapito di qualsiasi libertà personali. Se a inizio lettura questi tre slogan del socing, l'ideologia dominante nel mondo di Oceania di 1984, vi sembreranno oscuri: - La guerra è Pace - La libertà è schiavitù - L'ignoranza è forza quando chiuderete il libro non sarà più così. 1984 è ancora molto attuale, purtroppo, e i concetti e ragionamenti qui descritti possono essere applicati o affiancati per paragone a quanto accade nel mondo odierno, all'andamento dei nuovi media, a come occupano sempre più spazio nelle nostre vite e al loro (e nostro) modo di comunicare. Speriamo di non arrivare mai ai livelli totalitari descritti su 1984; certo è che, ancora oggi, quanto ci dice Orwell appare sempre più plausibile.
1984 robedelca1

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voto 5 su 5 1984 si colloca tra i 10 libri più belli ed importanti che io abbia letto. E' un testo fondamentale per comprendere e cercare di difenderci dal mondo in cui viviamo; la descrizione perfetta e premonitrice di come si è strutturata nel tempo la società occidentale, in cui noi, grazie alla tecnologia di cui siamo divenuti schiavi, ci consegniamo spontaneamente e senza accorgercene all'occhio onnipresente del Grande Fratello.
1984 laurogiobbi

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voto 3 su 5 Potrà sembrare banale o superficiale, ma ricordo che dopo aver letto questo libro, ricordo che lo appoggiai sul divano e guardai il mio televisore, che in quel momento era spento, e lo vidi sotto un'altra luce. Più che luce oserei dire sotto un'ombra, cupa, quasi da suscitare un sentimento di paura. Alcune persone di mia conoscenza che hanno letto 1984, lo hanno trovato come un semplice romanzo, nulla di più. Chi invece è entrato nel romanzo ed ha subito ricollegato l'essenza del romanzo alla realtà, ora non può che vedere i vari mass-media in modo diverso. E lo farà per sempre. 1984 con un semplice romanzo ha insegnato e predetto quello che ''esperti della comunicazione'' avrebbero potuto fare ( e lo hanno fatto ) con l'ausilio dei mezzi di informazione di massa. Lasciamo stare cosa e come lo stanno facendo queste persone e chiudiamo con una battuta:è strano che questo libro sia ancora in circolazione e che non sia stato bruciato in pubblica piazza. Dev'essere che si sono dimenticati. Meglio così.
1984 stefyboggiobozzo

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voto 5 su 5 Un libro assolutamente incredibile (da apprezzare soprattutto in lingua originale).Una combinazione di emozioni, suspense e colpi di scena da renderlo assolutamente un "must read". Orwell ha superato se stesso lanciandosi nella predizione di un mondo che, tutto sommato, non è molto differente da quello in cui noi siamo stati catapultati. La promessa di un futuro migliore, rappresentato da "the place where there is no darkness", e poi l'arida scoperta di una realtà ben diversa, destinata a inghiottire il protagonista: una dimensione così reale, così attuale. Da leggere come appassionata, ma anche vorace, storia d'amore, come una distopia mostruosa, come l'augurio di un futuro che non giunga mai. Una follia: il passato che sparisce tra le grinfie di inceneritori e costantemente modificato (un paradosso?), il presente costantemente sorvegliato da un occhio che non dà mai tregua, e un futuro, per fortuna sconosciuto. Un capolavoro. O meglio, come avrebbe detto Eric Arthur Blair, a masterpiece. #lamiarecensione
1984 trottolare_1969

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voto 3 su 5 E' un romanzo distopico, nel quale è descritto un mondo diviso in tre, una delle quali, Oceania, è quella in cui Orwell ambienta il libro. Una società retta da Il Partito, con a capo Il Grande Fratello. Ovunque, e in ogni casa, sono continuamente accesi televisori e teleschermi che fanno sentire la gente continuamente osservata in tutto ciò che fa, dice o pensa. come in Fahrenheit 451. il libro spiega cosa è successo e come è suddiviso il mondo, ma ciò che è importante è stata la preveggenza di Orwell nel capire l'evoluzione della società negli anni successivi, governati da entità mai viste, multinazionali, società segrete, organizzazioni internazionali di cui ,in effetti si sa pochissimo di ciò che succede all'interno. Da vedere anche il film 1984 con Richard Burton, qui nella sua ultima interpretazione e da John Hurt, attore scomparso da poco. Buona lettura e buona visione.
1984 bigoi75

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voto 5 su 5 Leggere 1984 non è facile. Non si può affrontarne la lettura come si fa con un romanzo d'intrattenimento qualsiasi; il libro di Orwell richiede concentrazione ed è così fitto di informazioni e concetti che, se il lettore si distrae anche solo per poche righe, è meglio che ritorni al punto in cui l'attenzione è venuta meno per recuperare.Lungi da me fornire una critica completa qui, ma ci sono almeno tre livelli di lettura: la storia di Wilson Smith, l'analisi del mondo dittatoriale di 1984 e, su tutto questo, il ragionamento che Orwell fa sul potere (come ottenerlo e mantenerlo), sul classismo sociale e sull'ideologia di dominio dell'individuo a scapito di qualsiasi libertà personali.Se a inizio lettura i tre slogan del socing, l'ideologia dominante nel mondo di Oceania di 1984 (La guerra è pace; la libertà è schiavitù; L'ignoranza è forza) vi sembreranno oscuri, quando chiuderete il libro non sarà più così.Il libro è ancora molto attuale, purtroppo, e i concetti e ragionamenti qui descritti possono essere applicati o paragonati a quanto accade nel mondo odierno, all'andamento dei nuovi media e del loro modo di comunicare e occupare sempre più spazio nelle nostre vite. Speriamo di non arrivare mai ai livelli descritti su 1984; certo è che, ancora oggi, quanto ci dice Orwell appare sempre più plausibile. #lamiarecensione
1984 enzagalantepsicomaniagoit

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voto 5 su 5 L'inquietudine della realtà descritta nel libro supera di gran lunga qualsiasi forma di immaginazione. Perchè è di realtà che si tratta seppur filtrata dalla acutissima mente di Orwell. Il libro ci offre una prospettiva sul controllo degli individui da cui non possiamo prescindere per un'analisi del contesto in cui viviamo, senza cadere in inutili paranoie ma neppure in ingenue visioni del mondo di un tempo e ancora attuale.
1984 iis2016

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voto 4 su 5 Libro interessante. La lettura richiede concentrazione, non è a mio parere un libro da leggere sotto l'obrellone. Scritto nel 1948, narra di un futuro diverso da quello che poi è stato il 1984. Si legge in breve tempo, le pagine non sono molte. Utile, a mio parere, conoscere la biografia dell'autore, il contesto storico e leggere considerando sempre i riferimenti presenti. Un libro adatto a partire dai 14 anni, per i più giovani credo sia troppo complesso per essere apprezzato nella sua interezza.
1984 elvira32

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voto 3 su 5 1984 è un libro di straordinario spessore culturale: solo Michel Foucault ha analizzato con eguale acume i meccanismi perversi del potere, la sua capacità di annullare i sentimenti, di corrompere e stravolgere perfino il linguaggio. I capitoli finali, sul rapporto perverso che si instaura fra il torturato e il suo aguzzino non hanno nessun precedente nella storia della letteratura, neppure in Sade. Un libro di culto, visionario e inimitabile.
1984 laracroft39hotmailit

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voto 5 su 5 Stupisce come nonostante sia un libro del 1949, abbia saputo anticipare i tempi e confermarsi attualissimo. Vale la pena leggerlo e lasciarsi coinvolgere dalla storia: più che mai ci aiuterà a comprendere che le libertà di scelta di cui godiamo nel presente non vanno mai date per scontate; che dalla nostra parte abbiamo solo la fortuna di essere nati nel posto giusto. Mentre non troppo lontano da noi c'è ancora chi vive nell'angosciante tentativo di non farsi schiacciare da un sistema proibitivo e sfacciatamente inquisitorio.Il mondo immaginato da George Orwell non lascia niente al caso: è strutturato su regole precise, intrusivo, tecnologico, sicuro e apparentemente felice. Eppure manca qualcosa. Le azioni del protagonista trentanovenne Winston Smith saranno tese alla ricerca di questo qualcosa, di una verità più profonda, di un passato con cui non si vuole fare i conti; oltre ad una storia individuale e sociale, si sono persi i propri diritti umani e si è diventati dei burattini con la testa vuota. Orwell ipotizza un'omologazione totale del pensiero, e di fronte a questo scenario poter pensare con la propria testa non è mai stato così bello. #lamiarecensione
1984 lu.mazzi.sr

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voto 5 su 5 Capolavoro di Orwell, forse il libro più bello che abbia mai letto... Consigliato a tutti!
1984 10thdoc73

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voto 5 su 5 Un classico che è bello ma anche inquietante. Sembra una storia di oggi.
1984 kikichanel93

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voto 5 su 5 L'azione si svolge in un futuro prossimo del mondo (l'anno 1984) in cui il potere si concentra in tre immensi superstati: Oceania, Eurasia ed Estasia. Al vertice del potere politico in Oceania c'è il Grande Fratello, onnisciente e infallibile, che nessuno ha visto di persona ma di cui ovunque sono visibili grandi manifesti. Il Ministero della Verità, nel quale lavora il personaggio principale, Smith, ha il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, di alterare la storia e di ridurre le possibilità espressive della lingua. Per quanto sia tenuto sotto controllo da telecamere, Smith inizia ad opporsi a questo regime.Orwell ipotizza un'epoca futuristica ma che può essere paragonata, sotto certi aspetti, anche alla realtà attuale considerando il lavoro oggi ma soprattutto il ruolo della televisione e della tecnologia che ormai ci ha schiavizzato e sottomesso al suo controllo.
1984 laracroft39hotmailit

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voto 5 su 5 Stupisce come nonostante sia un libro del 1949, abbia saputo anticipare i tempi e confermarsi attualissimo. Vale la pena leggerlo e lasciarsi coinvolgere dalla storia: più che mai ci aiuterà a comprendere che le libertà di scelta di cui godiamo nel presente non vanno mai date per scontate; che dalla nostra abbiamo solo la fortuna di essere nati nel posto giusto, mentre non troppo lontano da noi c'è ancora chi vive nell'angosciante tentativo di non farsi schiacciare da un sistema proibitivo e sfacciatamente ipocrita. Poter pensare con la propria testa non è mai stato così bello. #lamiarecensione
1984 malikacambiaghi

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voto 5 su 5 Consigliato. È un libro che merita davvero molto, un romanzo distopico, un romanzo visionario sul un futuro terribile dove possiamo notare delle sfumature anche nella nostra società. Nonostante affronti temi che non sono affatto leggeri, lo stile è molto semplice e fluido. Ho adorato questo libro nonostante mi abbia dato una sacco di emozioni diverse: angoscia, paura, tristezza, rassegnazione e incredulità. Tutta la speranza che sembra irraggiare la storia, si offusca. Le descrizioni di ogni situazione, di ogni simbolo sono perfette e con un poco di attenzione e riflessione, le possiamo ritrovare nei giorni nostri. Nel libro ricorrono questi tre dettami che vorrei riportare e che riassumono in modo sintetico ma molto efficace latmosfera raccontata nel libro. "La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza". #lamiarecensione
1984 17angelo17

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voto 5 su 5 Intramontabile! Una mente sublime quella di Orwell, capace di ideare tra il 1948 ed il 1949 un libro futuristico del genere, che porta a profonde riflessioni sulla situazione mondiale odierna, ma anche sul ruolo che ognuno di noi assume o potrebbe assumere in questo periodo storico. Da tempo entrato a far parte dei capolavori della letteratura moderna in maniera consolidata, la traduzione di Stefano Manferlotti è in linea perfetta con lo spirito orwelliano.
1984 martaf1970

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voto 3 su 5 Libro stupendo, ora più che mai attuale, da leggere tutto d'un fiato; sicuramente uno dei libri che si devono leggere assolutamente nella vita. #lamiarecensione
1984 mcrifonzari58liberoit

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voto 5 su 5 Un libro assolutamente da leggere. Adatto sia a un pubblico adulto che di adolescenti. Scorrevole, di facile lettura, ti cattura fino alla fine. Nonostante sia stato scritto nel 1948, per certi versi, nella sua crudeltà esasperata, è attuale. La lungimiranza di Orwell é sconvolgente.Il potere come forma di oppressione e omologazione, lungi dal vero obiettivo: la libertà di pensiero, azione e condivisone. Un mondo in mano a pochi che sfruttano, trasformano, controllano, cancellano azioni e menti a loro piacimento.Un testo provocatorio che scuote, tincute rabbia e ti fa riflettere. #lamiarecensione
1984 mariocalabrese8gmailcom

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voto 3 su 5 Sentirsi solo e pensare a quello che posso fare oggi e domani in libertà e una dimensione a cui aspira la maggior parte dell'umanità. Sono sicuro di prendere decisioni importanti per me stesso in piena libertà? Sono sicuro della mia coscienza e della mia unica identità? Orwell ci porta per mano in un delirante percorso di perdita di tale consapevolezza e della sostanziale fragilità delle nostre "granitiche" certezze; una caleidoscopica distopia della nostra esistenza! #lamiarecensione
1984 marialetizia.tramontin

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voto 5 su 5 Se cercate una leggere storiella che non vi faccia pensare ai problemi, allora questo non è il libro adatto a voi. Perché questo è IL libro che più di tutti amplierà i vostri orizzonti, vi farà riflettere in maniera critica sull'umanità e sì, vi farà anche piangere davanti allo sconvolgente, seppur possibile, futuro che vi si prospetta: un futuro in cui il libero arbitrio e la volontà personale sono state spazzate via e la mente di ognuno viene completamente controllata dal governo. Tutti i nuovi stati creati sono in guerra tra loro, ma a farla da padrone è il conflitto tra il popolo e i potenti, anzi, il potente: il Grande Fratello, individuo misterioso che controlla, spia ogni singolo attimo della vita quotidiana e regna incontrastato. L'eroe, motivato dall'eroina, si ribella e cerca di re-impossessarsi del proprio arbitrio; ma è una lotta estenuante che lo porterà a fronteggiare le sue più grandi paure e a perdere se stesso.George Orwel è uno scrittore troppo spesso sottovalutato, ma il suo genio non può che risultare evidente a tutti coloro che leggeranno questo suo capolavoro: pubblicato per la prima volta nel 1949, all'alba del secondo dopoguerra, dei suffragi femminili riesce ad immaginare, e a fare immaginare, un futuro in cui i due eroi insieme si ribellano al sistema e combattono fianco a fianco in una lotta tutta mentale e psicologica. E se si presta attenzione si può individuare la critica, seppur indiretta, dell'autore, che individua la causa di quanto accaduto nel fatto che il passato è stato dimenticato da tutti. La dimenticanza degli orrori passati ha reso possibile quindi che nuovi orrori si verificassero: tema che, in momento come questo, non potrebbe essere più attuale. Se sacrificherai qualche oretta del tuo tempo a leggere "1984", posso assicurare che ti cambierà la vita. #lamiarecensione
1984 wieser

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voto 5 su 5 Un libro a dir poco profetico ma che se fosse uscito oggi verrebbe tacciato di puerile complottismo dalla critica di sistema e relegato chissà dove. Tratta di un sistema che oggi va per la maggiore e di un problema che in tutto il mondo, nessun partito politico, nessun movimento, neanche di opinione, ha mai affrontato o messo allordine del giorno. Risulta solo una manifestazione in USA di un centinaio di attivisti dopo il caso Snowden. Scritto mentre in Italia si componeva la Costituzione repubblicana e che oggi vede l'art. 15 sulla comunicazione del pensiero e l'art. 21 sulla sua manifestazione, di fatto combinati nel Pensiero Unico al quale attenersi pena l'esclusione sociale, oltre all'abrogazione di fatto dell'inviolabilità di corrispondenza, domicilio, libertà religiosa e una serie lunghissima di altri diritti e libertà fondamentali. Conclude lo stesso Orwell e appare incredibilmente inconfutabile e veritiero: l'unica soluzione che rimane al cittadino è quella di Amare il Grande Fratello, come risultato di una politica tecnocratica e materialista universale.
1984 jumpjack

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voto 4 su 5 #lamiarecensione Nel 1949, quando le TV erano ancora pochissime, erano enormi scatoloni ed erano in bianco e nero, Orwell immaginò un futuro distopico in cui mega televisori HD attaccati al muro in ogni stanza non solo trasmettevano 24 ore su 24 immagini condizionanti allo scopo di influenzare l'opinione pubblica, ma erano in grado anche di ricevere sia l'audio che le immagini della vita privata delle persone. E' inquietante pensare che oggi quel futuro distopico lo stiamo vivendo! Ed è ancora più inquietante pensare che molte persone NON sanno che se riescono a telecomandare la TV con gesti o parole, è perchè la TV sta trasmettendo video e audio al costruttore della TV! ("a solo scopo di elaborazione e nel rispetto della privacy bla bla bla") Oggi l'espressione "Grande Fratello" o "Orwelliano" è sulla bocca di tutti, ma quanti ne conoscono il vero significato? Quanti hanno letto il libro? E quanti, invece, pensano che il "Grande Fratello" sia solo... un'occasione per diventare ricchi e famosi facendo diventare pubblica la propria vita privata, vivendo per 3 mesi dentro un set televisivo camuffato da casa? La lettura di questo libro potrebbe aprire gli occhi a molte persone sul vero significato e importanza della privacy. Perchè, anche se in casa mia non faccio niente di illegale, non vedo perchè tutti debbano sapere cosa faccio, quando, perchè e con chi.
1984 valerioeldritch91

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voto 5 su 5 Orwell ci ha regalato un libro che è una profezia. Nel suo stile e inconfondibile e unico, disegna i tratti di un mondo schiavo e assoggettato mente e corpo al Partito: una distopia in cui la vita non può avere più nulla che sia privato, sottoposta ininterrottamente allo sguardo indagatore del Grande Fratello. E non è questa la condizione dell'uomo contemporaneo, che oggi si ritrova a vivere un "1984" alternativo in cui è lui stesso a rendere pubblico ogni aspetto della propria vita, distruggendo consapevolmente il concetto di privato che vi si applica? Nell'opera di Orwell tutto questo è portato all'estremo: il pensiero di ogni uomo è costretto a seguire le linee guida di un partito che è Monarca assoluto del presente e del futuro, nonchè del passato, che può riscrivere milioni di volte a proprio piacimento e vantaggio. Ciò che un uomo ha vissuto potrebbe non essere mai accaduto e una persona a lui cara non essere mai esistita, se il Partito dovesse affermare il contrario; avvenimenti storici e persone cancellate come con un colpo di spugna. All'amore non è riservato un destino migliore: bollato come simbolo di un entusiasmo che non trova posto in un mondo del genere, sentimento che comporta il dedicare anima e corpo a qualcuno, e l'uomo non può dedicarsi ad altro che al Partito. E' questo il mondo in cui vive il protagonista, Winston Smith, un uomo che sente dentro di sé che tutto ciò non gli appartiene. Scoprirà questa verità nel fondo della propria anima, grazie all'odore del vero caffè, al sapore del vero cioccolato, così diversi da quei surrogati insapore e inodore forniti da quella società assetata di potere. Questo libro è la testimonianza della lotta di un uomo contro la distruzione della propria individualità, nel completo rifiuto di assoggettarsi a una società che vuole sradicare dal mondo gli esseri umani e sostituirli con degli automi prodotti in serie, distruggendo tutti i pilastri della nostra umanità e che hanno come ultimo baluardo quel sentimento che più di ogni altro ci caratterizza: l'amore. Un capolavoro. #lamiarecensione
1984 mcrifonzari58liberoit

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voto 5 su 5 #lamiarecensione Un libro assolutamente da leggere.Consigliato a tutti, compresi adolescenti. Scorrevole, facilmente comprensibile ti cattura fino alla fine. Nonostante scritto nel 1948, per certi versi, nella sua esasperata crudeltà, é attuale. Il potere come forma di oppressione e omologazione che lunge dall'obiettivo chiamato LIBERTA'
1984 gianburrasca31

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voto 5 su 5 #lamiarecensione. Un libro che tutti dovrebbero leggere; una finestra aperta su un futuro possibile immaginata nel secolo scorso da un autore acuto, tutt'altro che visionario, eccellente nella descrizione dei personaggi e delle situazioni. Lo lessi da adolescente e l'ho ripreso da adulta: a quel tempo mi colpì l'immaginazione fervida e il senso di claustrofobia che mi trasmisero certe scene, ora mi colpisce come un pugno nello stomaco la sensazione che il grande fratello si sia materializzato nelle vite di ognuno di noi. Imperdibile.
1984 alessiocrisantemigmailcom

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voto 3 su 5 Un libro futuristico ma sempre attuale. imperdibile per ogni generazione. da riscoprire e far leggere a tutti i ragazzi, e non solo
1984 matteodaniello

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voto 5 su 5 Un libro spettacolare. È assurdo pensare che qualcuno nel 1949 abbia potuto scrivere questo. Da leggere assolutamente, molto scorrevole (letto in un giorno), non eccessivamente lungo, anche se qualche capitolo pecca un pochino. Per quanto riguarda l'edizione, amo la nuova grafica di questo e degli altri Oscar!
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