Questa silloge è la cronaca di un incontro, è la meraviglia di un incontro con la scrittura fluida tra due anime che hanno incontrato la poesia... Sembra quasi che vi sia una specie di entità che si diverta, che giochi con le parole per poi trasformarla in ciò che noi umani l'abbiamo definita poesia, è una convulsa riscoperta della purezza, della speranza di poter incontrare qualcosa che non sia una vita fatta "dell'odore triste dei lampioni spenti" "in questo colare di stanze ferite, a picco sul mare".