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Di tutte le ricchezze - Stefano Benni
Di tutte le ricchezze - Stefano Benni

Di tutte le ricchezze

Stefano Benni
pubblicato da Feltrinelli

Prezzo online:
16,00
Prodotto acquistabile con Carte Cultura, 18App e Carta Docente
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Martin è un maturo professore e poeta che si è ritirato a vivere ai margini di un bosco: è una nuova stagione della vita, vissuta con consapevolezza e arricchita dai ricordi e dalle conversazioni che Martin intrattiene con il cane Ombra e con molti altri animali bizzarri e filosofi. In questa solitudine coltiva la sua passione di studioso per la poesia giocosa e per il Catena, un misterioso poeta locale morto in manicomio. Questa tranquillità, che nasconde però strani segreti, è turbata dall'arrivo di una coppia che viene a vivere in un casale vicino: un mercante d'arte in fuga dalla città e Michelle, la sua bellissima e biondissima compagna. L'apparizione di Michelle, simile a una donna conosciuta da Martin nel passato, gonfia di vento, pensieri e speranze i giorni del buon vecchio professore. Il ritmo del cuore e il ritmo della vita prendono una velocità imprevista. Una velocità che una sera, a una festa di paese, innesca il vortice di un fantastico giro di valzer. Leggende, sogni, canzoni, versi di un poeta che la tradizione vuole folle e suicida, telefonate attese, contattisti rock, cinghiali assassini, visite di colleghi inopportuni, comiche sorprese, goffi corteggiamenti e inattese tentazioni: tutto riempie di nuova linfa una stagione che si credeva conclusa, e che si riapre sul futuro come un'alba. Martin e tutti quelli che lo circondano sembrano chiusi in un bozzolo di misteri: si tratta di attendere la farfalla che ne uscirà.

La nostra recensione

Ogni famiglia può contare tra i suoi membri quello che io chiamo "lo zio pugile". Cioè un parente, anche lontano, definito così non perché amante della boxe, ma perché considerato anomalo. Anomalo per la professione che fa o per le persone che frequenta, per come si comporta o si veste, per dove abita o per come parla, poco importa. Non è la pecora nera beninteso, ma l'atipico, il fuori norma di famiglia, colui che con gagliarda disinvoltura porta su di sé il vessillo dell'irregolare. Ecco per me l'uscita di un nuovo libro di Benni è come l'arrivo dello zio pugile per le feste di Natale. Cosa ci racconterà questa volta? Quali paesi lontani avrà mai vistato? Che regali porterà? Attesa, mistero ed eccitazione nello scartare il suo dono. Infinita fascinazione e gioia nell'aprire il suo ultimo libro. Vi si racconta del professore universitario Martin, poeta dal ribelle ciuffo bianco, vicino ai settanta che, dopo una vita senza risparmio, ha scelto di rintanarsi in una casetta in mezzo agli Appennini. Unico compagno, Ombra, incrocio tra un terranova e un treno merci. Che fa il canuto accademico lassù? Scrive. E scrive quasi soltanto intorno alla poesia di tal Domenico Rispoli, detto il Catena e morto pazzo in manicomio. Una vita di silenzio quella del professore, incatenata alle parole di un poeta morto da tanto, lontana dall'oggi e in fuga dal proprio passato. Escluso qualche sporadico colloquio con alcuni indigeni, Martin conversa con gli animali, saggi filosofi impertinenti, che ogni sera gli fan visita a chiudere i diversi capitoli del libro. La sua esistenza procede così, senza fremiti (salvo un figlio lontano che chiama solo quando ha il cellulare quasi scarico), come se i settant'anni fossero una lapide sotto cui giacere immobili, la fine di tutto. Finché qualcosa accade. Nell'eremo arriva una coppia di vicini, lui al volante di un SUV, lei bionda e bellissima. Una presenza discreta a cui il professore non può però restare indifferente. Dapprima li spia, poi li accoglie e infine lascia che la loro giovinezza liberi segreti, vecchie passioni, fantasticherie e desideri ormai insperati. Se c'è una dote in "Di tutte le ricchezze" è quella di stregare sin dalle prime righe. È la scrittura di Benni a compiere l'incantesimo: divertente, appassionata, spassosamente implacabile. Forse il libro più malinconico dello scrittore bolognese, sicuramente quello in cui ci parla più scopertamente di sé smorzando le consuete iperboli per svelare qualcosa di se stesso nel presente. Un'occasione quindi per conoscere più intimamente un autore che è solito celarsi dietro grandi metafore e allegorie. Senza presunzione Benni quasi si azzarda a suggerirci una via, una direzione lontana dall'assordare della mondanità a tutti i costi. Un atteggiamento grazie al quale, forse, vivere un po' meglio, in pace con i propri anni e con se stessi. Alla fine dell'ultimo capitolo si vorrebbe che la storia continuasse, si vorrebbe esser presi ancora da quell'incantamento per poter continuare a ridere e riflettere meglio su ciò che ci circonda, per tentare di stabilire una gerarchia nel "confuso tutto". Si chiude il libro, si rimane un filo allocchiti e non resta che dire: grazie zio pugile, sei sempre il migliore!
Andrea Tognasca)

Dettagli down

Generi Romanzi e Letterature » Romanzi italiani

Editore Feltrinelli

Collana I narratori

Formato Brossura

Pubblicato 26/09/2012

Pagine 208

Lingua Italiano

Isbn o codice id 9788807019104

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