Quella di Domitilla è la storia di una ragazzina intelligente e coraggiosa, una ragazzina normale che vive in tempi normali, una ragazzina che adora gli animali, non ama la matematica, detesta l'apparecchietto ai denti, ha amici fidati, una sorella maggiore, una professoressa svampita di nome e di fatto che veste improbabili colori. Domitilla vive in una casa a due piani con un grande ingresso ampio e austero, ingentilito da due divani gialli, ed ha un gatto chiamato Siggy in onore di Freud, preso da una mamma piena di affetto che non vuole che le sue ragazzine vivano senza il piacere che dà carezzare il pelo morbido di una creatura in grado di fare le fusa. Ma dall'altra parte del tempo e del mondo è arrivato, dono della nonna, un oggetto che nella sua esotica grazia conserva le tracce di una crudeltà inaudita, di una ferocia senza confini, un oggetto insieme familiare e inquietante, che nasconde la storia disperata di una mente sprofondata nella follia per aver intravisto l'orrore.