RITRATTO:
Di statura superava il metro e ottanta ed era tanto magro da sembrare più alto. Aveva gli occhi acuti e penetranti; il naso, affilato e un po' adunco, conferiva al viso un'espressione vigile e decisa. Anche il mento, quadrato e pronunciato, denotava in lui una salda volontà. Aveva le mani sempre macchiate d'inchiostro e di sostanze chimiche, eppure possedeva una straordinaria delicatezza di tatto, come avevo osservato vedendolo manipolare i suoi fragili strumenti.
CONOSCENZE
Letteratura: zero.
Filosofia: zero.
Astronomia: zero.
Politica: scarse.
Botanica: variabili. Conosce a fondo la belladonna, l'oppio e i veleni in generale. Non sa nulla di giardinaggio e orticoltura.
Geologia: pratiche, ma limitate. Riconosce a prima vista le diverse qualità di terra. Dopo una passeggiata, mi ha mostrato delle macchie sui calzoni e ha saputo dirmi, in base al colore e alla consistenza, in quale parte di Londra se le era fatte.
Chimica: profonde.
Anatomia: esatte, ma poco sistematiche.
Letteratura scandalistica: illimitate. A quanto pare, conosce tutti i particolari di tutti gli orrori perpetrati nel nostro secolo.
Suona bene il violino.
È abilissimo nel pugilato e nella scherma.
Ha una buona conoscenza pratica del diritto inglese.
MOTTO Quando hai eliminato l'impossibile, quello che resta, per quanto improbabile, deve essere la verità. Elementare, Watson!