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Fai bei sogni - Massimo Gramellini
Fai bei sogni - Massimo Gramellini

Fai bei sogni

Massimo Gramellini
pubblicato da Longanesi

Prezzo online:
14,90
Prodotto acquistabile con Carte Cultura, 18App e Carta Docente
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"Fai bei sogni" è la storia di un segreto celato in una busta per quarant'anni. La storia di un bambino, e poi di un adulto, che imparerà ad affrontare il dolore più grande, la perdita della mamma, e il mostro più insidioso: il timore di vivere. "Fai bei sogni" è dedicato a quelli che nella vita hanno perso qualcosa. Un amore, un lavoro, un tesoro. E rifiutandosi di accettare la realtà, finiscono per smarrire se stessi. Come il protagonista di questo romanzo. Uno che cammina sulle punte dei piedi e a testa bassa perché il cielo lo spaventa, e anche la terra. "Fai bei sogni" è soprattutto un libro sulla verità e sulla paura di conoscerla. Immergendosi nella sofferenza e superandola, ci ricorda come sia sempre possibile buttarsi alle spalle la sfiducia per andare al di là dei nostri limiti. Massimo Gramellini ha raccolto gli slanci e le ferite di una vita priva del suo appiglio più solido. Una lotta incessante contro la solitudine, l'inadeguatezza e il senso di abbandono, raccontata con passione e delicata ironia. Il sofferto traguardo sarà la conquista dell'amore e di un'esistenza piena e autentica, che consentirà finalmente al protagonista di tenere i piedi per terra senza smettere di alzare gli occhi al cielo.

La nostra recensione

Confesso un peccato di presunzione: aprendo "Fai bei sogni" mi son detto, uffa un romanzo scritto da un giornalista, cosa avrà mai da raccontarmi, cosa avrà inventato per accreditare una seconda identità da romanziere? È quindi con una certa noia che ho cominciato a leggere un libro che immaginavo nato dagli alambicchi che alcuni editori usano tenere sulle proprie scrivanie. Nelle prima pagina c'è una busta marrone, contiene un segreto. Viene messa nelle mani del protagonista con delicatezza come a sottolinearne la natura preziosa. Poi corriamo a ritroso nel tempo in un lunghissimo flashback che racconta l'infanzia del narratore segnata da una cesura davvero incolmabile, la morte della madre vinta da un cancro. Una privazione incomprensibile agli occhi di un bambino di nove anni, vissuta come un abbandono, una negazione d'amore, capace di paralizzare l'intera esistenza di chi della vita ancora tutto ha da conoscere e imparare. Resta il padre, schivo, impenetrabile, senz'altro impreparato a portare su di sé l'intera questua affettiva di un bambino rimasto senza madre. Poi ci sono gli altri, i compagni di scuola a cui non si confessa di essere orfani, quasi la cosa fosse un difetto, un'anormalità, una mutilazione per cui ci si inventa una mamma rapita dal lavoro per una ditta di cosmetici indiana; una tata drammaticamente anaffettiva; qualche amica di papà che si giudica come a casa dell'impiccato si guarderebbe la corda. E il tempo che passa a cui si chiederebbe di cancellare il dolore, l'assurda vergogna e che invece non fa che alimentare sempre più la macchia nera sul cuore. Molti conoscono già l'ironia della penna di Massimo Gramellini, queste pagine ne danno un ulteriore saggio. La vita del piccolo orfano è raccontata senza risparmio di notazioni ironiche o battute riuscite (la breve lezione di educazione sessuale impartita da Don Nico: "in un cavallo la donna vede solo il cavallo, l'uomo la cavallinità"). E tanti ricordi (Gigi Meroni, l'Ulisse della TV, il poster di Pulici accanto a quello di Peter Gabriel) che portano una generazione di lettori a trovarsi immediatamente nei panni del ragazzino per crescere insieme a lui con il succedersi delle pagine. Ritmata dai cinque capitoli, seguiamo il protagonista fino all'età adulta e finiamo per condividerne anche il dolore, sempre più confitto nel suo animo, che lui stesso battezza "Belfagor" proprio come lo sceneggiato che molti di noi ricordano con terrore. Spietata come il fantasma del Louvre, la perdita condiziona la vita del protagonista, negandogli affetti, sogni, amori nel continuo ricordo della propria maledizione di orfano. L'unica salvezza sembra allora essere dentro di noi, nell'anima e nella testa di chi è vittima della maledizione. O forse dentro la busta marrone.Un libro che riesce a nascondere la propria potenza dietro l'ironia e il pudore, ma che con l'andare delle pagine diventa sempre più sofferto, autentico e viscerale. Quello che all'inizio è un sospetto diventa via via una certezza: la vita accidentata di cui si racconta è quella dell'autore. Allora il libro è come se crescesse nelle nostre mani acquistando un peso davvero toccante, quasi intollerabile.Ho cominciato a leggere Fai bei sogni con diffidenza, l'ho finito vinto da un trasporto e da una commozione a cui non sapevo più come sottrarmi. E mi son vergognato della mia presunzione.
Andrea Tognasca

Dettagli down

Generi Romanzi e Letterature » Romanzi italiani

Editore Longanesi

Collana La Gaja scienza

Formato Rilegato

Pubblicato 01/03/2012

Pagine 234

Lingua Italiano

Isbn o codice id 9788830429154

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