Lidio Cerevelli è figlio unico di madre vedova. Un bravo ragazzo, finché alla festa organizzata al Circolo della Vela non arriva Helga: bella, disinibita e abbastanza ubriaca. Lirica, la severa madre di Lidio, abile e ricca imprenditrice dell'edilizia, ha vedute molto diverse. Suo figlio deve trovare una moglie "made in Italy", una ragazza come si deve. Magari la nipote del professor Eugeo Cerretti, Eufemia, un ottimo partito con un piccolo difetto: è brutta da far venire il mal di pancia solo a guardarla. Ma forse Lidio ha trovato il modo per uscire dalla trappola e realizzare tutti i suoi sogni: durante un sopralluogo per un lavoro di ristrutturazione, in un muro maestro scova un gruzzolo di monete d'oro, nascosto chissà da chi e chissà quando. Intorno a questo quintetto e al tesoro di Lidio, un travolgente coro di comprimari. A cominciare dalle due donne più belle del paese: Olghina, giovane sposa del potente professor Cerretti, che fa innamorare Avano Degiurati, direttore della Banca del Mandamento; e Anita, la moglie del muratore Campesi, di cui si incapriccia Beppe Canizza, il focoso segretario della locale sezione del Partito. E poi l'Os de Mort, di professione "assistente contrario", cuochi e contrabbandieri, l'astuto prevosto e l'azzimato avvocato... Immancabili, a vigilare e indagare, i carabinieri guidati dal maresciallo Maccadò.
La nostra recensione
Il ritrovamento di un documento d'epoca datato 1935 avvenuto realmente nelle cronache ha regalato ad Andrea Vitali l'idea di scrivere Galeotto fu il collier. Il documento è la relazione dei carabinieri riguardanti il ritrovamento di alcune monete antiche trafugate da un gruppo di muratori impegnati nel restauro di una vecchia casa.
Nella versione romanzata di Andrea Vitali queste monete sono ritrovate da un sedicente geometra, Lidio Cerevelli, uno dei protagonisti, il quale medita di fare di questo tesoro una sorta di assicurazione per la sua vita futura. Decide di trafugarle in Svizzera dove l'aspetta la bellissima donna di cui si è innamorato l'estate appena trascorsa: Helga, procace, disinibita, affascinante, senza nessuna voglia di lavorare, ma con la sola intenzione di vivere per il divertimento. Helga è promessa ad un uomo brutto, anziano, però ricco, mentre la madre di Lidio lo vorrebbe impalmato ad una donna di sicura origine italiana, con un piccolo difetto: è una delle donne più brutte che si siano mai viste. Helga sarebbe anche disposta a sposare Lidio, sempre che questi sia in grado di garantirle una vita di lusso. Riusciranno ad arrivare in Svizzera le monete? E, soprattutto, si realizzerà il sogno d'amore di Lidio? Buttarsi a capofitto nelle pagine di Andrea Vitali è l'unica cosa da fare per scoprirlo. Vi divertirete anche.
Valeria Merlini