Questa storia è il ritratto di una famiglia e della città in cui abita mentre abbraccia il sogno a occhi aperti che è la sua vita. Un singolo ritratto da aggiungere a un'immensa galleria di ritratti di una piccola, strategicamente ed economicamente insignificante porzione di deserto che per duemila anni ha dimostrato di saper ispirare passioni e sogni come pochi altri luoghi al mondo. Il suono del suo nome è stato un faro per pellegrinaggi e crociate, l'evocazione di un mondo interiore per cui molti lottano, ma che inevitabilmente è inafferrabile; la sua verità scivola tra la futile presa di un'infinita processione di guerrieri, re, profeti e saggi. E un ostinato pezzetto di realtà che nonostante questo brilla come un miraggio davanti agli occhi dei folli e dei sani di mente, unendoli in un'unica comunità di sognatori, assassini e poeti. Un paesaggio che, rivolto verso un tramonto, trasforma un pastore, un muratore, una sarta o un ciabattino in un guardiano dell'eternità.