La guerra di Crimea, che vide contrapposta all'impero russo, nel 1853, l'alleanza tra Gran Bretagna, Francia, Turchia e Regno di Sardegna, può essere considerata la prima guerra dell'era moderna. Venne infatti combattuta nell'età del telegrafo, della ferrovia e delle navi a vapore, ed è la prima di cui possediamo una documentazione fotografica. Da alcuni dei contemporanei fu vissuta come una grande avventura romantica e cavalleresca in cui coprirsi di gloria. Non sono pochi, infatti, i personaggi e gli episodi celebri legati al conflitto: da Florence Nightingale, l'eroica infermiera, alla spedizione dei bersaglieri comandati da La Marmora, dalla carica dei Seicento all'assedio di Sebastopoli.Ma al tempo stesso questa campagna fu una delle più disastrose della storia: l'incompetenza dei governi e dei comandanti causò la morte inutile di migliaia di soldati e civili a causa di gravi errori tattici, mancanza di strutture mediche adeguate, scarsa previdenza nell'organizzare la logistica e i rifornimenti. Il libro di Robert B. Edgerton ricostruisce la realtà quotidiana dei combattenti, evidenziando il contrasto tra gli ufficiali, spesso ricchi o nobili di nascita, che raramente rischiavano la vita e la massa di soldati, poveri e analfabeti, che combatterono con coraggio una guerra di cui non conoscevano i motivi. Ma Gloria o morte prende in esame anche le esperienze di civili, donne e bambini, che affrontarono, al pari dei combattenti, orrori, epidemie e privazioni. Il vasto affresco tracciato dall'autore ci mostra anche l'importanza storica e militare di questo scontro che modificò l'equilibrio tra le potenze europee, portò alla luce le insufficienze nell'organizzazione dei vari eserciti e, con i suoi tremendi bombardamenti d'artiglieria e i primi esperimenti con armi chimiche, sembrò anticipare gli orrori del primo conflitto mondiale