Oscar Finley e Wally Figg sono due avvocati di Chicago soci da vent'anni in un piccolo studio legale sempre sull'orlo del fallimento. Litigiosi come una vecchia coppia, cercano di rimediare clienti come possono, perlopiù offrendo la loro consulenza "su misura" in divorzi lampo o alle vittime dei frequenti incidenti d'auto all'incrocio vicino al loro ufficio. I due tirano avanti più o meno dignitosamente nella speranza di fare prima o poi il colpo grosso e di imbattersi in una causa che li renda finalmente ricchi. Il tran tran viene bruscamente stravolto il giorno in cui da loro irrompe David Zinc, giovane e rampante avvocato che fino a poche ore prima lavorava in uno dei più rinomati studi legali della città. Stanco dei ritmi massacranti e deciso a cambiare vita una volta per tutte, David non si è presentato in ufficio, si è preso una sbronza colossale e, per una serie di circostanze fortuite, è arrivato lì, chiedendo di essere assunto. Sembra decisamente un segno del destino perché proprio in quei giorni ai tre si presenta l'opportunità della vita: un caso scottante che riguarda un'importante industria farmaceutica e che può farli diventare finalmente ricchi. A quanto pare fama e soldi sono dietro l'angolo, ma è tutto troppo bello per essere vero e, quasi senza rendersene conto, Oscar, Wally e David si troveranno alle prese con un processo che rischia di stritolarli, dove sono in gioco miliardi di dollari e in cui i più agguerriti avvocati dei migliori studi legali si sfidano in una guerra all'ultimo sangue. Ancora una volta John Grisham conferma le sue straordinarie doti di scrittore nel raccontare da vero maestro una storia di piccoli avvocati alle prese con un grande caso giudiziario, e lo fa aggiungendo ai classici e inconfondibili elementi del legal thriller un pizzico di umorismo. Il divertimento è garantito.
La nostra recensione
Anche ai laureati di Harvard capita di non poterne più della routine da ufficio. Soprattutto se il lavoro in questione si svolge presso il mastodontico studio Rogan Rothberg, un migliaio di legali e un numero imprecisato di dipendenti per trenta piani di un grattacielo. E David Zinc, avvocato trentenne, è proprio stufo di sopportare la gara tra "chi fattura di più", di subire le angherie dei supervisori e di trovarsi costantemente in uno stato fra il terrore di sbagliare e il puro sfinimento, al punto da non avere neppure il tempo di allargare la famiglia. Quindi un nel giorno abbandona per sempre il suo ufficio (in maniera piuttosto plateale) e si rifugia in un bar a prendere una sbronza colossale. Ma non abbastanza da cambiare idea. Anche perché, vuoi per caso, vuoi per destino, mentre tenta di tornare a casa per affrontare sua moglie, si imbatte nello studio legale Finley & Figg. Finley & Figg è uno 'studio boutique', termine raffinato per indicare due avvocatucci un po' imbranati, in perenne lite tra loro. La loro principale attività è inseguire ambulanze sperando di ottenere un caso di lesioni. Ma ora i due si trovano per le mani la 'class action' contro una delle maggiori aziende farmaceutiche del globo, e non hanno idea di come procedere. David decide d'impulso di farsi assumere. La solita grande causa legale stile "Davide contro Golia" magari con lieto fine, dunque? Non proprio. Questa volta, con "I contendenti", John Grisham ci regala un romanzo leggero e brillante, in alcune parti perfino umoristico. Pur rimanendo sempre con grande scrupolosità nell'ambito tecnico del sistema giudiziario, Grisham lascia molto spazio ai personaggi, godibilissimi, alle prese con tragicomiche farse legali.