La memoria è molte cose!
Per la biologia è un ammasso di proteine accumulate nelle cellule cerebrali.
Per la psicologia è la capacità di riprodurre nella mente stati di coscienza passati.
Per l'informatica è l'insieme dei dati archiviati su un dispositivo elettronico.
Per la vittima è la ricerca della vendetta.
I ricordi girano, girano girano nella trama del labirinto della memoria e poi escono, a volte silenziosi altre volte con un'esplosione udita solo da chi se ne libera.
Questo libro mi è particolarmente piaciuto perché ha un ritmo incalzante e coinvolgente, con avvenimenti e omicidi che si susseguono, insieme ai relativi indizi e sospettati; lautore è bravo a mascherare le carte, mettendo in primo piano personaggi che possono avere a che fare con il caso e sui quali cade il sospetto del lettore (non dico altro per non fare spoiler). Lo stile è buono, così come la descrizione dei fatti e del Maresciallo Carlo Santini, la cui vita e affetti personali, si intrecciano con i delitti. Il finale non è prevedibile e alla fine cè un colpo di scena; non ho trovato errori sulla trama o incongruenze. Nel complesso davvero un buon libro.
Il labirinto della memoria
angelosubhan - 28/08/2015 16:03
4/
5
Il Maresciallo Carlo Santini si trova ad indagare ad un caso di omicidio che gli piomba addosso per puro caso in una serata piovosa, uscendo dal ristorante dove aveva cenato con la sua fidanzate Paola, psicologa. Succede che una donna sconvolta, senza sapere che si stava rivolgendo ad un rappresentante delle forze dellordine, gli fa vedere un cadavere, sul quale incappa, per fatalità, percorrendo la strada che dal lavora la porta a casa.
Come in tutte le storie noir che si rispettino, niente è fortuito, e questa donna che in un primo momento, si presenta come semplice testimone della scoperta del cadavere di Walter, si trasformerà, con landar delle pagine, in qualcosaltro. Santini lavora in coppia con la Brigadiere dellArma, Claudia Volpe, brava e brillante, anche se ancora giovane. Claudia sarà parte fondamentale dellinchiesta che svelerà altre morti misteriose, che faranno perdere il sonno ai nostri investigatori.
E sempre difficile commentare un racconto come questo che, ricco di sorprese, e dal finale tutto imprevisto, ha bisogno di tenere nascosta la trama. Il lavoro che lautore fa sui personaggi, e la costruzione dei tratti psicologici imprevedibili, è fondamentale nel guidare il lettore verso le sorprese che caratterizzano il finale. Gli ingredienti per un buon giallo ci sono tutti, e sono quelli che possiamo trovare anche in altre storie dello stesso tipo, droga, ricatto, personalità psicotiche, sogni allucinati.
Come per il pane, gli ingredienti sono noti a tutti, farina, acqua, lievito, sale, nelle giuste dosi, per farlo però, buono e croccante serve un bravo panettiere. Ecco, noi ce labbiamo; davvero bravo lAutore Nicolò Maniscalco.
Il labirinto della memoria
claudia peduzzi - 13/09/2014 15:37
4/
5
Dalla sinossi pensavo che si trattasse di un thriller psicologico, invece si è rivelato piuttosto un noir, ma non ne sono rimasta delusa.
La vicenda ruota attorno al ritrovamento, in una strada di Genova, del cadavere di un tossicodipendente, figlio di un imprenditore edile. La parte investigativa è affidata al maresciallo dei carabinieri Carlo Santini, in coppia con il brigadiere Claudia Volpe. Tra i due c'è del tenero, anche se il maresciallo è fidanzato con una psicologa, la dottoressa Paola Mieli. La particolarità del romanzo, che si scopre solo alla fine e che quindi non è opportuno svelare troppo, è che tutti i personaggi coinvolti sono in relazione tra loro, in un intreccio curioso quanto sorprendente. Il finale è quindi tutto meno che banale e scontato. Una lettura consigliata.
ettore.leandri - 13/09/2015 18:08
angelosubhan - 28/08/2015 16:03
claudia peduzzi - 13/09/2014 15:37