È passato molto tempo e tante cose sono cambiate dall'ultima volta in cui il detective della polizia di Gerusalemme Arieh Ben-Roi e l'ispettore della polizia di Luxor Yusuf Khali-fà si sono incontrati. Sul punto di diventare padre per la prima volta, Ben-Roi è alle prese con un efferato omicidio avvenuto nella cattedrale armena di Gerusalemme. La vittima è una giornalista che stava facendo ricerche sul traffico del sesso in Israele. Quando nel corso delle indagini emerge un collegamento tra la donna e un ingegnere inglese scomparso a Luxor nel lontano 1931, Ben-Roi si rivolge al vecchio amico e collega Khalifà. Anche la vita di quest'ultimo è molto cambiata, ma non per il meglio. Turbato da problemi personali e impegnato a sua volta in una difficile indagine - una serie di misteriosi avvelenamenti dell'acqua dei pozzi nel deserto egiziano - Khalifà accetta di aiutare il collega in ricordo dei vecchi tempi. Inevitabilmente le indagini si intrecciano, conducendo i due poliziotti alla scoperta di una sinistra rete di violenze, abusi, corruzione e terrorismo internazionale. E tutto porta al Labirinto di Osiride, un mistero egiziano vecchio di tremila anni.
Ultimo romanzo di questo bravo autore prematuramente scomparso. E' il capitolo finale della trilogia dell'ispettore egiziano Khalifa che a me è piaciuta. Tanta avventura ma anche la storia personale dei personaggi è buona. Grazie Sussman.
fabioresti - 17/11/2015 11:48