Il giornalista polacco ripercorre le proprie vicende, raccontando retroscena finora ignorati delle sue storie: dall'infanzia povera a quando, fresco laureato, venne mandato allo sbaraglio prima in India e poi in Cina, senza conoscere niente di quei paesi. Ci rivela le difficoltà incontrate e, di fronte a queste difficoltà, il suo punto di riferimento, il testo da leggere e rileggere è sempre stato Erodoto. Per Kapuscinski Erodoto è stato non tanto uno storico, quanto il primo vero reporter della storia: il suo bisogno di viaggiare, di toccare con mano, di raccogliere dati, paragonarli ed esporli, con tutte le necessarie riserve che è giusto nutrire riguardo alle storie riferite da altri, fa di Erodoto un giornalista a pieno titolo.
Erodoto compagno di viaggio, non più solo un autore greco da tradurre sudando sette camicie o un collettore di stranezze antiche. Un ottimo saggio di come gli antichi siano nostri fratelli maggiori e, per chi li ama e li conosce in profondità, autentici compagni di viaggio
In viaggio con Erodoto
Anonimo - 24/06/2005 16:12
4/
5
L'incontro con il mondo e con la storia scritto con profondità da un autore che ha varcato tante frontiere. L'idea centrale del libro e' che oltre ad un provincialismo legato al luogo in cui si vive , ne esiste un altro legato al tempo ,che ci schiaccia sul presente. L'autore richiama al gusto del mondo e della storia , si viaggia con erodoto e si scopre che il presente e' sempre esistito.
KAPPA - 23/01/2006 13:14
Anonimo - 24/06/2005 16:12