"Johnny Panic" e la "Bibbia dei sogni" venne pubblicato dal poeta Ted Hughes, marito della Plath, nel 1979, a quasi vent'anni di distanza dalla morte dell'autrice. Opera di grande impatto, questo volume raccoglie varie prose relative a un arco temporale che va dal 1950 - e quindi dalle primissime prove dell'adolescenza - al 1963, anno della tragica scomparsa della poetessa, suicidatasi a soli trentuno anni. Si tratta di schizzi, racconti, saggi, reportage giornalistici, brani di diario che delineano il coerente sviluppo dell'opera letteraria di Sylvia Plath, incentrata fin dagli esordi su una eccezionale capacità di analisi di sé e del mondo: uno scandaglio gettato nel fondo della propria coscienza, un'incessante indagine sulla natura e sull'individuo in cui si riflette un senso costante di dilaniante solitudine. Questi testi offrono così uno strumento unico per osservare 'dall'interno' lo straordinario mondo di una delle voci poetiche più potenti e limpide del Novecento, autrice amatissima e vera icona di un'epoca di sogni e libertà.