La vita è un viaggio, e gli italiani viaggiano soli. Com'è difficile trovare chi ci guidi, chi ci accompagni, chi ci incoraggi. Siamo una nazione al valico: dobbiamo decidere se dirigerci verso la normalità europea o tornare indietro. Siamo un Paese incerto tra immobilità e fuga. Fuga all'estero, fughe tra egoismi e piccole ossessioni che profumano di anestetico (ossessioni tecnologiche, gastronomiche, sportive, sessuali). "La vita è un viaggio" non vuole indicare una meta. Prova invece a fornire qualche consiglio per la traversata. Suggerimenti individuali, non considerazioni generali (o, peggio, generiche). La destinazione la decide chi viaggia. Ma una guida, come sappiamo, è utile. Per partire non servono troppe parole: ne bastano venti, come i chilogrammi di bagaglio consentiti in aereo. Parleremo di insegnamento, incoraggiamento, ispirazione. Parleremo di brevità e precisione, qualità indispensabili in questi tempi affollati. Parleremo dell'importanza di trovare persone di riferimento. Parleremo della gioia d'impegnarsi con gli altri e, magari, per gli altri. Parleremo della saggezza di scoprire soddisfazione nelle cose semplici. Parleremo di scelte, atteggiamenti, comportamenti, insidie da evitare e consolazioni a portata di mano. Dopo "Italiani di domani", un nuovo libro come navigatore. Un navigatore ironico, affettuoso e preciso. L'autore, ancora una volta, riesce a intuire il momento dell'Italia, le sue ansie e le sue possibilità: e lo fotografa con implacabile lucidità.
Mi sembra un libro scontato, tirato insieme per vendere l'ennesimo libro di Severgnini. Certo vuole incoraggiare i giovani a lasciare i loro "nidi sicuri". Ma c'è sempre il suo compiacimento di fondo per quello che lui ha fatto e vissuto.
La vita è un viaggio
Matteo Botto - 09/09/2014 21:58
4/
5
Una ventata d'aria fresca profumata di speranza che invita le nostre anime indebolite e scoraggiate a (ri)prendere vita e a dare sempre il meglio, per sé stessi e per gli altri.
lampone110 - 15/01/2018 09:07
Matteo Botto - 09/09/2014 21:58