Dopo quarantun anni, due uomini, che da giovani sono stati inseparabili, tornano a incontrarsi in un castello ai piedi dei Carpazi. Uno ha passato quei decenni in Estremo Oriente, l'altro non si è mosso dalla sua proprietà. Ma entrambi hanno vissuto in attesa di quel momento. Null'altro contava per loro. Perché? Perché condividono un segreto che possiede una forza singolare: "una forza che brucia il tessuto della vita come una radiazione maligna, ma al tempo stesso dà calore alla vita e la mantiene in tensione". Tutto converge verso un "duello senza spade" ma ben più crudele. Tra loro, nell'ombra il fantasma di una donna.
Non conoscevo questo scrittore ungherese e, dopo aver letto il libro in questione, continuerò con ''L'Isola'' e ''Liberazione''.
E' un capolavoro: lo stile semplice, le descrizioni dettagliate e mai pesanti (sembra di essere con Konrad e il generale), la vicenda appassionante fino alla tensione del finale; il tutto, accompagnatoda riflessioni sul destino, sull'amicizia, sul tradimento, sull'amore, sulla complessità dei sentimenti...
Da leggere e rileggere, soffermandosi sulle diverse tematiche in cui ognuno di noi ritrova sè stesso...
Le braci
Anonimo - 23/10/2008 09:29
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UN ROMANZO VERAMENTE ECCEZIONALE. OGNI VOLTA CHE LO POSAVO, PER CAUSE DI FORZA MAGGIORE, NE AVEVO IMMEDIATAMENTE UN ACCORATO RIMPIANTO. LE ULTIME PAGINE SONO STATE UN TORMENTO: AVREI PERSO UN AMICO CARISSIMO DAL QUALE HO IMPARATO MOLTO. CERTO LO POSSO RILEGGERE E RILEGGERE, MA IL TEMPO E' TIRANNO. COMUNQUE HO PRESO NOTA DELLE PAGINE PIU' DENSE DI SIGNIFICATI, CONSIGLIO DI LEGGERLO CON MOLTA ATTENZIONE: CENTELLINANDOLO.
flaminiaromeo - 24/07/2015 21:14
Anonimo - 15/11/2008 20:59
Anonimo - 23/10/2008 09:29