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Quando la signorina Olga, una figura pallida avvolta nella pelliccia nera di astrakan, colletto e polsi di visone, cappellino di feltro verde scuro in testa con veletta, prende in affitto la mansarda di via Worktz 227, Trissera, grigia periferia di Milano, i condomini si limitano a fare qualche speculazione sul suo conto, come del resto fanno con tutti. Ma quando nove anni dopo il suo cadavere viene ritrovato con una fune intorno al collo, allora i vicini cominciano a spettegolare davvero. Quale passato può celarsi dietro l'apparentemente inappuntabile vita di una signorina ottantenne? Le trine, i merletti, i lampadari di cristallo, le sue belle cose di un gusto così raffinato possono veramente nascondere uno spiazzante segreto custodito per anni? Il commissario Gilardi pensa proprio di sì. D'altronde tutti sanno che le persone non sono mai come sembrano, vicini di casa compresi.
Elda Lanza è stata una delle prime presentatrici della nostra televisione, poi protagonista di trasmissioni e rubriche di costume, giornalista e scrittrice di romanzi al femminile. Ora, a 88 anni, debutta nel giallo, e lo fa con il consueto buon gusto e misura, senza mai scadere nel raccapricciante o nel morboso. Il suo è un giallo alla Agatha Christie, che si svolge nel microcosmo di un piccolo condominio in un quartiere residenziale dell'hinterland milanese, dove viene trovata morta un'anziana signorina dal passato misterioso.
A condurre le indagini è un commissario napoletano la cui storia personale si dilata come un romanzo nel romanzo, con diversi sviluppi , dal suo abbandono del sud con i conflitti che comporta, agli amori tormentati, alla sua umanità nell'approccio con testimoni e sospettati.
A dare la svolta decisiva alle indagini, la sua intuizione che un quadro scomparso, apparentemente di nessun valore, costituisca la chiave di un complesso intrigo.
Daniela Pizzagalli
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