L'Accademia dei Tre Principi รจ una sala da biliardo. E un sotterraneo, un antro favoloso, dove sotto lo sguardo cieco del saggio Borges incrociano le stecche giocatori leggendari come il Puzzone, Elvis, Tremal-Naik, la Mummia, il Professore e Tamarindo. Si svuotano portacenere e si tiene il conto delle battaglie. In quel mondo di soli maschi un giorno fa il suo ingresso Pantera, "snella, flessuosa, pallida", e la leggenda varca i confini. Quando i migliori cadono, come in un poema cavalleresco i campioni cominciano ad arrivare da lontano. Uscita dal suo racconto, Pantera porge il testimone ad Aixi, una ragazzina innamorata del suo mare, protagonista di una nuova sfida inondata di luce e di mistero.
La nostra recensione
Pantera e Aixi sono due personaggi da fiaba. Molto diverse tra loro eppure accumunate da un’affinità sottile che le attraversa e le scuote. Pantera sembra uscire da una favola nera, immersa con la sua figura sensuale e tagliente in quell’inferno fumoso e magico che è l’Accademia dei Tre Principi, dove solo il suono secco delle biglie che si toccano e il frullio dei birilli che cadono spezzano le voci, tolgono il respiro. Aixi no, lei sembra uscire da una favola ottocentesca, delicata e inflessibile principessa di un regno incantato, una sirena che affiora dalla riva del suo mare. Ciò che unisce questi due racconti di Stefano Benni - oltre alle bellissime illustrazioni dal tratto spigoloso e netto di Luca Ralli - è l’illusione, non come inganno ma come sogno, che sottende le scelte a cui sono chiamate le due protagoniste; una scelta alla quale non si sottraggono e che le pone dinnanzi alla sfida, e alla paura che ogni scelta comporta. E la scelta per Pantera e Aixi non può che portare anche dolore. Pantera è una dea dark che possiede un tocco divino nel colpire con la stecca le palle del biliardo e farle scivolare là dove vogliono il suo istinto e il suo desiderio; sinuosa e bellissima come una regina senza età si muove determinata e ferita (da un passato cattivo, cattivissimo con lei) in quell’antro maschile che la sua grazia altera attraversa come un raggio di sole la nebbia. Aixi è una creatura tremante e goffa fuori dell’acqua, ma una sirena in quel mare che ama e che il padre pescatore, malato terminale, non può più solcare e verso il quale lei tende come un luogo naturale a cui far ritorno, un liquido amniotico che nutre e preserva. Con questi racconti Benni ci fa dono di altri due personaggi femminili indimenticabili, speciali; donne coraggiose e arrabbiate quel tanto che basta per farsi spazio, andando incontro a un destino sospeso, non ancora definitivo, e quindi tanto più meraviglioso ed emozionante. Antonio Strepparola