Dopo la morte della madre Silvana, Maria Pace Ottieri trova un pacco di lettere scritte in un italiano un po' sgrammaticato e firmate "Carol". Questa scoperta segna l'inizio di un viaggio appassionato attraverso il tempo, l'Atlantico e quarant'anni di amicizia tra le due corrispondenti, che si erano conosciute a Roma nei primi anni '60, quando Carol, giovane poetessa, era una brillante borsista Fulbright piena di umorismo e curiosità, catapultata al centro di una vivace stagione intellettuale: conosce Pasolini, La Capria, Elsa Morante, Moravia e Silvana Mauri, con cui nasce una complicità immediata e profonda. Per tutta la vita, Carol le indirizzerà lunghe lettere che involontariamente compongono una biografia epistolare e si rivelano il romanzo che non ha mai scritto: un romanzo pieno di passione, che partendo dal fulgore della stagione romana, attraversa il mondo esaltante del Greenwich Village e percorre poi parabole dolorose, perdite e amori inquieti. "Se è vero che apprendi più da un failure che da un successo, io a questo punto dovrei essere omnisciente".
Interessante e coinvolgente storia vera che parla di gente famosa e non. Riesce a dare una prospettiva particolare su mondi culturali di altri tempi. Ho apprezzato molto la scelta di riportare le lettere della poetessa americana col loro italiano sgrammaticato: dà un senso di vissuto che altrimenti sarebbe stato non facile cogliere.
Promettimi di non morire
Pino Chisari - 24/10/2015 12:28
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Interessante e coinvolgente storia vera che parla di gente famosa e non. Riesce a dare un interessante prospettiva su mondi culturali di altri tempi. Ho apprezzato molto la scelta di riportare le lettere della poetessa americana col loro italiano sgrammaticato: dà un senso di vissuto che altrimenti sarebbe stato non facile cogliere.
Pino Chisari - 26/10/2015 11:07
Pino Chisari - 24/10/2015 12:28