"Sofia si veste sempre di nero" è la nuova prova narrativa di Paolo Cognetti, autore di "Manuale per ragazze di successo" e "Una cosa piccola che sta per esplodere". Nei suoi racconti, Cognetti ha saputo rappresentare con sorprendente intensità l'universo femminile. Ed è ancora una donna la protagonista del suo nuovo libro, un romanzo composto da dieci racconti autonomi che la accompagnano lungo trent'anni di storia: dall'infanzia in una famiglia borghese apparentemente normale, ma percorsa da sotterranee tensioni, all'adolescenza tormentata da disturbi psicologici, alla liberatoria scoperta del sesso e della passione per il teatro, al momento della maturità e dei bilanci. Con la sua scrittura precisa e intensa, Cognetti ci regala il ritratto di una donna torbida e inquieta, capace di sopravvivere alle proprie nevrosi e di sfruttare improvvisi attimi di illuminazione fino a trovare, faticosamente, la propria strada.
La nostra recensione
Parlando del suo ultimo libro Paolo Cognetti ha utilizzato un'azzeccata definizione propria già della letteratura americana contemporanea: 'romanzo di racconti'. La struttura a incastro funziona così bene che alla fine di ogni racconto sembra di essere arrivati solo alla fine di un capitolo, mancando quell'enfasi definitiva che non si ritrova nemmeno alla conclusione del libro, quando ti aspetti che tutto continui e, in un certo senso, è proprio così. Sofia, infatti, è un'impronta, una traccia lasciata da una generazione che percorre il mondo e lo scruta per prepararsi a una scelta. Ma Sofia è anche la sua famiglia (il padre amato e assente, la madre depressa, la zia ex terrorista), gli amici, la passione per il teatro, le fabbriche chiuse, le case occupate; e Sofia è gli anni Ottanta, gli anni Novanta ed è anche Milano, Roma e New York, le città che attraversa portandosi appresso la propria inquietudine e la sua disperata voglia di esserci. L'autore segue l'intensità delle emozioni adeguando stile e atmosfere alle differenti tessere spaziali e temporali di questo mosaico che è la storia di Sofia. Paolo Cognetti ha creato in 'dieci quadri' un vero e proprio personaggio da romanzo, lo ha scomposto in frammenti e ricomposto, amato e odiato, gli ha dato un nome e un posto nel mondo. Quel posto dove i lettori possono imparare a conoscere Sofia, bambina sensibile, adolescente inquieta, giovane torbida e sfuggente, che veste sempre di nero, mentre parli ti guarda le labbra con leggero strabismo e soprattutto sa sempre riconoscere la fine delle cose. Antonio Strepparola