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L'insostenibile leggerezza dell'essere

Milan Kundera
pubblicato da Adelphi

Prezzo online:
12,00
Disponibilità immediata. la disponibilità è espressa in giorni lavorativi e fa riferimento ad un singolo pezzo
24 punti carta PAYBACK
Prodotto acquistabile con Carte Cultura, 18App e Carta Docente

"Il suo romanzo ci dimostra come nella vita tutto quello che scegliamo e apprezziamo come leggero non tarda a rivelare il proprio peso insostenibile. Forse solo la vivacità e la mobilità dell'intelligenza sfuggono a questa condanna: le qualità con cui è scritto il romanzo, che appartengono a un altro universo da quello del vivere" (Italo Calvino). "Chi è pesante non può fare a meno di innamorarsi perdutamente di chi vola lievemente nell'aria, tra il fantastico e il possibile: mentre i leggeri sono respinti dai loro simili e trascinati dalla "compassione" verso i corpi e le anime possedute dalla pesantezza. Così accade nel romanzo: Tomas ama Tereza, Tereza ama Tomas: Franz ama Sabina, Sabina (almeno per qualche mese) ama Franz; quasi come nelle Affinità elettive si forma il perfetto quadrato delle affinità amorose". (Pietro Citati).

La nostra recensione

"Tomás nacque dalla frase einmal ist keinmal". Teresa nacque da un ventre che faceva rumore."Tutti abbiamo bisogno che qualcuno ci guardi. Sarebbe impossibile dividerci in quattro categorie, secondo il tipo di sguardo sotto il quale vogliamo vivere". La storia d'amore tra Tomás e Teresa è particolare e mostra il carico sociale che magari anche tu sopporti giorno dopo giorno, i complicati rapporti uomo-donna, le limitazioni alla libertà che schiacciano le persone e le esperienze che determinano i personaggi. Tomás sogna di trovare finalmente la donna che il destino ha in serbo per lui, seguendo il mito platonico del Simposio. Ma si tratta di un sogno. Ti commuoverà sicuramente la scena in cui Tomás si innamora di Teresa, malata, addormentata, indifesa nel suo letto. Lei dimostra di essere il fragile pilastro che sostiene la coppia. Tomás ritorna a Teresa trascurando un lavoro sicuro e stabile legato alla sua profonda vocazione di medico per lasciarsi guidare da una ragazza "nata da sei casualità". Alla fine, Teresa si rende conto che la sua posizione è stata forse più egoista di quella di Tomás con le sue infedeltà. Ti suggerisce che l'infedeltà può arricchire una relazione d'amore. Chi pensi che mantenga l'atteggiamento più onesto? Oppure sono onesti entrambi? Di sicuro l'amore dell'uno e dell'altra è puro nel senso più ampio del termine; in altre parole, si mantiene al margine di tutto, inizia e finisce con loro e si fonda su propri codici.
(Recensione tratta dal libro Come coccolarsi con libri e film di Silvia A. Kohan, Morellini editore).

Dettagli down

Generi Romanzi e Letterature » Romanzi stranieri

Editore Adelphi

Collana Gli Adelphi

Formato Tascabile

Pubblicato 29/05/1989

Pagine 318

Lingua Italiano

Titolo Originale Nesnesitelna lehkost byti

Lingua Originale Ceco

Isbn o codice id 9788845906862

Traduttore A. Barbato  -  G. Dierna

36 recensioni dei lettori  media voto 4  su  5
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L'insostenibile leggerezza dell'essere asiaciffini24

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voto 4 su 5 Una bella storia. Lettura scorrevole e trama coinvolgente
L'insostenibile leggerezza dell'essere agneserenzi

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voto 2 su 5 La mia è un'opinione controcorrente. Sono stata convinta all'acquisto del libro dopo varie recensioni super positive, che presentavano il libro come un "capolavoro", "un libro che ti cambia la vita". Forse è stato a causa delle mie altissime aspettative che sono stata super delusa da questa lenta storia, che sembrava, a mio parere, non portare da nessuna parte. Proverò di certo a rileggerlo più avanti con il tempo, sperando di riuscire a finirlo, visto che questa volta l'ho abbandonato causa la noia e il poco (quasi inesistente) interesse suscitato. Do due stelle in quanto non posso dire che sia una ciofeca totale e chissà, forse, una rilettura mi farà cambiare opinione.
L'insostenibile leggerezza dell'essere irinaciortangmailcom

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voto 5 su 5 #lamiarecensione Linsostenibile leggerezza dellessere è una storia damore tra due, centrata però in uno. Perché lamore è una capacità che ognuno di noi porta intrinsecamente con se stesso dal inizio alle fine ed è proprio questa capacità insieme al modo in cui scegliamo ad esprimerla che ci rende diversi uno dallaltro. Per alcuni, lamore è una conquista della nostra memoria cosiddetta poetica, la colonizzazione dei nostri regni mentali e spirituali mai esplorati prima, come i primi pasi nella luna ben piazzati. Per altri, lamore è un muss sein, cioè un senso di dovere, una vanita con cui crediamo che la nostra amore è lunico nutriente per il nostro essere amato, una simbiosi auto-alimentata e imprescindibile. Per alcuni, lintimità è un qualcosa di necessario per personalizzare una storia amore, invece per altri, è un modo vergognoso di disanimare un essere. E soprattutto, lamore è a volte leggerezza ed a volte pesantezza. A volte elio e a volte palloncino, scambiando ruoli, cercandosi continuamente solo per scoprire che lelio (leggerezza) non può prendere forma senza palloncino (pesantezza) e che il palloncino (pesantezza) non può volare senza lelio (leggerezza). Kundera gioca con tutti questi contrasti per biforcare e spezzare in modo forzato quello che è di fatto destinato ad essere una e solo una entità: lamore.
L'insostenibile leggerezza dell'essere giuliamariana

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voto 5 su 5 Questo romanzo è riuscito a scalare la classifica dei miei libri preferiti. È un romanzo fatto di poesia ed è così che l'ho descritto a chiunque ne parlassi. Distinguendo i libri belli in libri da leggere per via della storia e libri da leggere per l'uso che l'autore fa delle parole, L'insostenibile leggerezza dell'essere rientra sicuramente in questa seconda categoria. Le parole sono la chiave di un romanzo scritto con amore. Percepisco l'affetto che l'autore ha riversato sul proprio libro. I personaggi sono delineati con pochi tratti salienti e rimangono inconsciamente dentro di te e nei tuoi gesti a lungo dopo la lettura. La sottomissione amorosa di Tereza e la dipendenza empatica di Tomàs, la bellezza senza condizioni di Sabina e l'ingenua devozione di Franz. È uno di quei libri perfetti da usare come fonte di citazioni perpetua: si susseguono numerose splendide frasi, come fossero versi di poesia, che, però, estrapolati dal contesto potrebbero apparire vuoto manierismo. Kundera si rivolge a noi lettori un paio di volte, parlandoci dei suoi personaggi come soggetti di pura finzione, ma così vividi nella sua immaginazione, da renderli vivi ai nostri occhi. La leggerezza dell'essere è l'ambizione più complicata da raggiungere ed ogni cosa è destinata a mostrare la sua pesantezza alla fine. Lo stato d'animo che pervade la narrazione è quello di una pacifica malinconia, di una sofferenza velata da un'incredibile ed intima rassegnazione. È una lettura che ti avvolge e che non si affievolisce facilmente, terminato il volume. #lamiarecensione -
L'insostenibile leggerezza dell'essere elleli

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voto 5 su 5 Potrei scegliere di descrivere la trama e raccontarvi i personaggi. Vi direi che tra le pagine di questo libro incontriamo due coppie di giovani amori le cui vite si intrecciano in un gioco apparentemente casuale. Potrei scegliere di raccontarvi chi sono e come si comportano. Lo stesso autore li descrive ponendosi come uno spettatore esterno, estraneo ai fatti. Non vuole convincerci che siano esistiti davvero, afferma senza troppe pretese che essi sono frutto di passioni e coincidenze. Sono personaggi che nascono dalla sua fantasia ma grazie alle loro debolezze sono umani e reali quanto noi lettori. Se mi fermassi qui vi lascerei lidea di un romanzo molto semplice, quasi banale. Ma a noi lettori incalliti le cose semplici e scontate non piacciono. Partirei dunque dal titolo del romanzo per osservare come, con un sapiente gioco di parole, Kundera crei un paradosso fantastico che cattura l'attenzione in un secondo. Leggerezza e pesantezza. Questi i due elementi centrali che ci accompagnano nella lettura. Kundera ci chiede un grande sforzo di riflessione a partire dalle prime pagine. Esordisce presentando la teoria dell'eterno ritorno e interrogandosi sul senso della vita. Le sue parole sono fedeli al nichilismo proprio della filosofia nietzscheana ma nonostante ciò Kundera vuole quasi fornirci un alibi alle scelte che spesso definiamo sbagliate: dato che viviamo una volta sola e non possiamo confrontare le nostre azioni con vite precedenti, non abbiamo nessun termine di paragone, quindi nessun modo per stabile se una scelta sia migliore di un'altra. E cosi il tema della leggerezza si lega all'eterno ritorno perché, in un'esistenza in cui ogni gesto si ripete all'infinito, su ogni scelta pesa un insostenibile fardello. Ma in un mondo fondato sull'inesistenza del ritorno tutto può apparire nella sua leggerezza ed è consentito. La domanda che sorge spontanea è: siamo sostenitori della leggerezza o della pesantezza? Non credo che Kundera voglia costringerci a scegliere. L'ossimoro presentato nel titolo è una conferma del fatto che i due opposti sono in qualche modo inscindibili. Il segreto forse è rivedere la pesantezza in una nuova ottica. Come ciò che ci rende reali e umani. Ci tiene legati alla terra e da significato alla vita. Che lo vogliamo o no, debolezze, paure e passioni formano la nostra anima. L'amore stesso, il grande fardello ci viene presentato in un'ottica a dir poco affascinate. Che altro è se non la telepatia dei sentimenti? Compassione è un termine che spesso viene usato con un accezione negativa, Kundera lo rivaluta e ce lo descrive come la volontà di condividere con qualcuno disgrazie, gioie angosce e dolori. Ci dà un insegnamento che credo sia la chiave per tutti i rapporti. Amiamo in maniera disinteressata senza chiedere nulla, senza avere la pretesa di voler cambiare gli altri. Perdiamoci in queste riflessioni e impariamo ad amare tra le pagine di un libro da leggere e rileggere. Libro che in fin dei conti non è possibile catalogare in nessuno dei generi letterari abitualmente riconosciuti. Abbiamo tra le mani un romanzo? Un saggio? Un trattato filosofico? Un racconto storico? Kundera mette insieme gli elemento tipici di tutti i generi letterari per crearne uno tutto suo, difficile da etichettare e definire ma tutto da scoprire. #lamiarecensione -
L'insostenibile leggerezza dell'essere pinanna

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voto 4 su 5 Mi piace immaginare la mia vita come uno spettacolo teatrale, mi pace pensare di essere lattore inconsapevole che entra in scena senza aver mai provato la parte. Mi piace pensare ad un quadro, ad uno schizzo che, giorno dopo giorno, viene corretto nei colori e nelle forme. Mi piace pensare che l'amore sia compassione e condivisione. Mi piace ubriacarmi delle mie debolezze, non resisterle, non curarle ma lasciarle libere. E provare quella ottenebrante ebbrezza della debolezza che Kundera chiama vertigine. È un senso di vertigine quello che provo ogni volta che leggo le pagine di questo libro. In un vortice di passioni, infedeltà, gelosie, fragilità e paure, le storie imperfette di quattro personaggi prendono forma e concretezza. Tereza, inerme come un bambino abbandonato in una cesta. Consoliamo le sue paure e scopriremo che amare è anche vivere nel terrore di perdere qualcuno. Tomas in apparenza forte e sicuro, sediamoci al suo fianco e impareremo che il suo bisogno di relazioni effimere è solo una maschera dietro la quale nasconde abilmente l'angoscia di un legame duraturo. Sabina, infedele e passionale, è animata dal desiderio di tradire. Sfugge al suo amore e vive schiacciata dal peso insostenibile della leggerezza. Prendiamola per mano e scopriremo che la pesantezza conferisce anche autenticità e vita a un sentimento e che a volte amare significa anche rinunciare alla forza. Cosa aspettate a confondervi tra i loro sogni e le loro aspettative, tra i loro turbamenti e i loro incubi?So che non troverete le risposte ai grandi temi della vita, so che non troverete certezze e soluzioni preconfezionate ma scoprirete che "sono proprio le domande per le quali non esiste risposta che segnano i limiti delle possibilità umane e tracciano i confini dell'esistenza". #lamiarecensione. -
L'insostenibile leggerezza dell'essere elvira32

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voto 5 su 5 È uno dei libri dei quali ho sempre rimandato la lettura, perché pensavo ostico, pesante o difficile. Invece l'ho trovato interessante, completo e coinvolgente. È un romanzo d'amore, ma al contempo storico e filosofico. Parla del l'eterno ritorno nietzchiano e della sua pesantezza, della ciclicità del tempo, della leggerezza e, nel contempo, pesantezza dell'amore e dei sentimenti.
L'insostenibile leggerezza dell'essere moraramo

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voto 3 su 5 Un libro che va letto nella vita, sia per la rappresentazione realistica della Primavera di Praga, che per l'analisi della psiche specie maschile dei personaggi, intrecciati da un comune disagio novecentesco e mitteleuropeo. Complesso ma comprensibile.
L'insostenibile leggerezza dell'essere alessiotiburzigmailcom

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voto 5 su 5 Ammetto che per presunzione e snobismo non ho letto prima questo libro perché, altezzosamente, mi dicevo "se Venditti ne ha addirittura tirato fuori una canzone non deve esserci nulla di buono in quel libro" e sbagliavo. Come sempre quando si tratta di preconcetti. Il testo è di semplice lettura benché gli argomenti trattati siano di una profondità incredibile (e affrontati magistralmente): l'amore, il sesso, i rapporti di coppia, il tradimento, l'incapacità di comunicare i sentimenti in modo chiaro e univoco, da qui il dualismo delle proprie idee e azioni, i dubbi, il Kitsch, il regime comunista nell'ex Cecoslovacchia, le lotte degli intellettuali... Un vero capolavoro, non c'è altro da aggiungere.
L'insostenibile leggerezza dell'essere

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voto 0 su 5 Complesso e, secondo me, un pò noiosetto. La leggerezza "insostenibile" dell'essere viene descritta quasi con drammaticità. A me non ha trasmesso profonde riflessioni ma angoscia. Beh, forse, era questo l'intento dell'autore...
L'insostenibile leggerezza dell'essere

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voto 5 su 5 In assoluto uno dei libri che mi ha colpito di più e che ho riletto più volte. Complesso ma splendido.
L'insostenibile leggerezza dell'essere

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voto 0 su 5 Complimenti alla lettrice del post precedente: questa è onestà intellettuale! Posso solo consigliarle, sulla base della mia esperienza personale, di rileggere Kundera più volte a distanza di tempo. Ne vale davvero la pena. Ogni volta vi troverà cose nuove ed affascinanti. I grandi libri sono forse quelli che impongono al lettore di crescere. Kundera scrive cose difficili ma le ripete, le sviluppa, e alla fine con un po' più di attenzione e di predisposizione d'animo da parte del lettore si fa capire...
L'insostenibile leggerezza dell'essere

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voto 2 su 5 E' un libro di cui avevo sentito molto parlare, ed una mia amica me l'ha consigliato dicendomi che fosse un capolavoro. Ho finito di leggerlo proprio oggi ed ero in cerca di commenti altrui e spiegazioni. Mi aspettavo di imbattermi in un romanzo molto diverso; ho trovato che il modo in cui Kundera ha deciso di esporre questi amori sia decisamente originale. La prima parte mi ha affascinata molto, la conclusione altrettanto, è la parte del libro che ho preferito. Per il resto l'ho trovato ''troppo'' ricco di concetti profondi che evidentemente non ho colto a pieno perchè mi hanno annoiata... Ammetto di avere fatto fatica a leggerlo e sono certa di non aver colto il senso del romanzo. Infine, nota negativa, questo ''sesso'' mi ha stufata: ho trovato delle parti troppo dettagliate a riguardo, che mi hanno infastidita. Ho trovato difficoltà a giustificare i comportamenti di Tomas e a capire Tereza, Franz, Sabina... Insomma, Credo sia adatto ad un pubblico di un certo spessore, e in questo caso mi tiro proprio indietro.
L'insostenibile leggerezza dell'essere

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voto 3 su 5 Ho letto le recensioni di questo libro e incuriosito dal fatto che c'è chi sostiene sia un capolavoro e chi lo definisce assolutamente pessimo l'ho acquistato. Il mio giudizio finale sta nel mezzo. E' un libro sicuramente di spessore, che ha il pregio di porci degli interrogativi sulla vita, sull'amore e sull'impegno civile. I personaggi sono ben curati e la narrazione alterna le vicende di diverse persone a delle parti in cui l'autore fa i suoi commenti o ci spiega alcuni comportamenti. C'è una sorta di psicologia all'interno di un racconto, come se ci volesse narrare delle storie e poi spiegarci la morale. Nel complesso è un bel libro, ho apprezzato soprattutto l'inizio e la fine che sono le parti meglio riuscite, nel mezzo ci sono parti molto belle (come l'articolo di Thomas su Edipo, il tradimento di Tereza, le parole fraintese tra Franz e Sabina), ma anche alcune parti che non mi hanno convinto del tutto (come quando parla di sesso, mi sembrano un po' estremizzate le perversioni sessuali). Tuttavia il libro lo consiglio, sono convinto che leggendolo ognuno di noi possa trarne qualche insegnamento di vita.
L'insostenibile leggerezza dell'essere

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voto 5 su 5 Ho letto questo libro in 3 giorni e ammetto di averlo fatto x capire meglio i risvolti psicologici di una persona a me vicina, che è tuttora influenzata da questo libro. Non solo ho compreso parte dei suoi comportamenti, ma ho reso più consapevole me stessa di una diversa concezione della vita che era sopita nel mio inconscio... si apprezza meglio se si ha qualche esperienza alle spalle ma merita comunque.
L'insostenibile leggerezza dell'essere

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voto 5 su 5 E' stato travolgente, gli ambienti, la difficile vita dell'escluso nel periodo del blocco sovietico, le riflessioni... Insomma, è bellissimo, consigliatissimo.
L'insostenibile leggerezza dell'essere

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voto 2 su 5 Di questo libro letto oramai 10 anni fa, ricordo lo sfondo storico, una ragazza bionda sul treno che ostenta un libro per dimostrare di essere acculturata mentre probabilmente non lo è, l'odore del tradimento sul suo uomo dentro il letto. Siamo davvvero tutti così ? non credo e mi auguro di no.
L'insostenibile leggerezza dell'essere

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voto 1 su 5 Non avevo mai letto un libro così brutto, più che noioso sono veramente detestabili i personaggi. Non vedevo l'ora di finirlo per accantonarlo ma ancora adesso a distanza di mesi mi infastidisce pensare di averci perso tempo.
L'insostenibile leggerezza dell'essere

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voto 5 su 5 anch'io pensando di imbattermi in un romanzo a sfondo filosofico, nonostante i miei sedicianni, sono rimasta davvero folgorata se non ammaliata da questo libro, in grado di affrontare gli aspetti più profondi e impensati delle psiche femminile e maschile. da quale capacità innata di kundera ,si sia generata tutta questa sua predisposizione ai dettagli della psiche e della realtà, io me lo domando... anche se può sembrare un libro per chi ha già sulle spalle il fardello di un'età più matura rispetto alla mia,l'ho consiglio vivamente, anche ai miei coetanei, per indurli chissà ,ad una consapevolezza della realtà e di loro stessi più ampia e più spirituale...una sorta di insostenibile leggerezza dell'essere, per riscoprirne la semplicità ma allo stesso la complessità delle cose...
L'insostenibile leggerezza dell'essere

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voto 5 su 5 Non la solita storia. Pochissime descrizioni ambientali e fisiche, si preferisce descrivere il sentimento di una persona dai suoi pensieri più che dalle sue azioni. Non sarò il primo a dare un ottimo giudizio a questo libro!
L'insostenibile leggerezza dell'essere

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voto 5 su 5 Lo sto leggendo..sono a metà. ''TROPPO''..troppo ricco di emozioni..troppo diretto..puro.. a tratti fa male a tratti fa riflettere. Non avevo mai provato delle sensazioni così profonte a causa di un libro. Ma questo effetto ''forte'' l'ha avuto solo in me? STUPENDO. E' anche anomalo che senta il bisogno di scrivere qualcosa on-line su un libro che nemmeno ho finito! Che dire? :D Grazie a mia zia per avermelo prestato (pensare che a lei non è piaciuto!!!)
L'insostenibile leggerezza dell'essere

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voto 5 su 5 Affascinante e profondo, testimonianza storica e racconto d'amore, ma anche scorrevole e di facile lettura. Davvero un bel libro che a mio parere può incontrare i gusti praticamente di chiunque.
L'insostenibile leggerezza dell'essere

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voto 5 su 5 l'ho letto per tre volte e ogni volta ne ho colto qualcosa in più, un'emozione diversa! prima la semplice storia d'amore, poi il lato politico ed infine il vero messaggio (in codice) dell'autore. ho iniziato davvero a comprendere e tollerare certi comportamenti delle persone che sono attorno a me, perche tomàs non è un uomo qualunque, come non lo sono franz, sabina o tereza. sono tutti componenti della psiche umana, così complessa e misteriosa. lo consiglio a tutti!!! è in assoluto il mio libro preferito!! Viola '85
L'insostenibile leggerezza dell'essere

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voto 5 su 5 Questo libro è non solo ben scritto ma apre moltissimi punti di vista che può solo cogliere chi ha un animio attento e introspettivo, chi dice che fa sbadigliare e lo legge come un romanzetto d'amore può essere solo una persona che esplora questo libro con superficialità e forse non è Kundera che doveva smettere di scriverlo deve essere questo tipo di lettore a smettere di leggerlo!!!! LEGGETELO, SOPRATTUTTO SE SIETE GIOVANI COME ME VI FARà CAPIRE QUANTO VALE LA LIBERTà LA DEMOCRAZIA E L'INDIVIDUALITà!
L'insostenibile leggerezza dell'essere

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voto 4 su 5 Il romanzo è un grande universo circolare in cui gravitano le vite di personaggi più o meno comuni come Tomas e Tereza ed il loro tormentato avvicinarsi, allontanarsi e stare insieme; Sabina, spirito ribelle, il cui vivere è una perenne ricerca dell'eccitamento dei sensi, del pericolo, della novità; infine Franz, la vittima sacrificale del romanzo, colui che agisce con coraggio ma senza la convinzione in quello che fa. Kundera traccia la psicologia dei personaggi in modo impeccabile, lucido, senza appesantire la concentrazione del lettore. Ogni loro azione è il frutto di un preciso processo mentale che trae le sue origini da avvenimenti intimi lontani nel tempo ma che prima o poi danno dei precisi input mentali. Il romanzo è strutturato in maniera originale: i capitoli non seguono un ordine cronologico bensì un ordine di idee, mentre l'autore da terzo narratore, a volte, si ingerisce prepotentemente nell'evolversi delle azioni, diventando anch'esso protagonista. Da non sottolineare il periodo storico, l'invasione sovietica della Cecoslovacchia, che avrà un peso determinante nelle azioni sopra citate. In definitiva un buon libro, a tratti ottimo, a tratti discreto, ma che mi vede condividere l'opinione di chi lo ritiene uno dei massimi romanzi del '900 europeo. FABIO BALLABIO
L'insostenibile leggerezza dell'essere

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voto 5 su 5 STUPENDO. Da questo libro ho compreso che Kundera era una grande persona. fortunati coloro che lo hanno conosciuto e ancora più fortunati sono coloro che hanno letto e apprezzato a pieno questo capolavoro che non tramonta mai, ma non come una storia, ma perchè la vita e i sentimenti umani saranno sempre così, l'anno prossimo, fra dieci anni e fra cent'anni. è l'uomo.
L'insostenibile leggerezza dell'essere

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voto 5 su 5 Appassionati lettori o no, a chiunque piacerà questo libro di Kundera. E' veramente un capolavoro.
L'insostenibile leggerezza dell'essere

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voto 5 su 5 In assoluto il miglior libro che abbia mai letto. Ognuno ci troverà le sue verità.
L'insostenibile leggerezza dell'essere

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voto 1 su 5 che noia... che barba... che barba... che noia!!! 318pagine di pura noia al 100%. avrei voluto contare gli sbadigli, ma sarebbe stato più facile contare le stelle in una serana notte di mezz'estate... Inconcludente, tira avanti le fila come in un rapporto coniugale oramai logoro. E come in quei casi l'unica soluzione è l'interruzione della storia, il nostro caro Milan Kundera, avrebbe fatto bene a interrompere il libro in attesa di migliori idea.
L'insostenibile leggerezza dell'essere

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voto 5 su 5 Sono arrivata a Kundera tardi. Troppo tardi nella mia storia di lettrice ma con tempismo perfetto nella mia storia di donna. Nel momento più adatto a cogliere la bellezza di questo bouquet di anime e intime coscienze che procede lungo gli andanti, gli allegri e gli adagi della vita. Kundera legge con disincanto, ma non per questo con pessimismo, alle contraddizoni e ai compromessi della vita di coppia, alle piccole sconfitte quotidiane, alle battaglie che non trovano pace, alle effimere vittorie, al profondo significato dei gesti e degli sguardi, all'inevitabilità della storia. Legge nelle lacrime, nei silenzi, nei corpi attorcigliati nel sonno. Lo fa con una delicatezza unica, e con una semplicità che lo rende più filosofo che scrittore, più profeta che poeta. Bello, geniale nel suo ''eis muss sein'' che è il motivo ricorrente capace di legare indissolubilmente le due storie d'amore che si alternano sulle note dell'ulimo quartetto di Beethoven. Deve essere, deve essere, deve essere...
L'insostenibile leggerezza dell'essere

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voto 5 su 5 Mai un libro era riuscito a farmi guardare dentro così a fondo. A farmi vedere il bene e il male delle persone, poter guardare il loro animo come se fosse materia davanti ai miei occhi. Pieno di spunti per riflessioni così profonde da dare brividi, sempre reali, spesso tristi. Non lasciate che la vita passi senza averlo letto.
L'insostenibile leggerezza dell'essere

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voto 5 su 5 E', a mio avviso, una delle opere più affascinanti di Kundera! L'autore ha saputo tracciare in maniera perfetta le fattezze dell'animo umano, rivelandosi un artista dal talento incommensurabile!
L'insostenibile leggerezza dell'essere

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voto 4 su 5 L'ho comprato perché è un classico; ho iniziato a leggerlo pensando di imbattermi in un contorto filosofare.. Invece ho scoperto un grande psicologo! Al di là della trama, abbastanza insignificante anche perché non particolarmente dinamica, ho apprezzato il modo di analizzare il carattere dei personaggi. Si passa dall'universo maschile a quello femminile, fino ad arrivare a quello animale (!), e l'analisi dei personaggi è per ognuno talmente particolareggiata che spero di ritrovarli nei prossimi romanzi di Kundera che leggerò, perché, devo dire la verità, un po' mi sono affezionata!
L'insostenibile leggerezza dell'essere

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voto 5 su 5 un capolavoro, appassionante, profondo, stupendo! lo consiglio a tutti coloro vogliano imparare a conoscere meglio se stessi e le incertezze e i problemi della vita di coppia.
L'insostenibile leggerezza dell'essere

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voto 5 su 5
L'ho comprato in un periodo di profonda delusione sentimentale, senza sapere di cosa parlava... ne ho letto 3/4 in 2giorni e devo dire che ne ho tratto buoni insegnamenti ed anche una diversa, e forse migliore, visione dell'Amore. Lo consiglio a tutti, anche se credo bisogna esser delle personi sensibili e mature per capirne a pieno il significato. La scrittura è sempre fluida e non affatto pesante.
L'insostenibile leggerezza dell'essere

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voto 5 su 5
E' difficile trovare un libro che entri nell' intimità del rapporto uomo-donna come nell' opera di Kundera; chiunque abbia amato o ami in modo maturo, non potrà non riconoscere la contemporaneità delle prblematiche messe in evidenza in questo libro, il quale non è solo una storia d'amore ma anche la ricerca di sè,la ricerca del proprio sentiero. Questa è un'opera sicuramente per un lettore adulto, maturo sentimentalmente, ricco di scelte e di errori, perchè solo chi abbia già vissuto la "storia" può cogliere il messaggio nascosto dietro il sesso, i tradimenti e le incoerenze di una vita. Lo consiglio vivamente a tutti i trentenni miei coetanei, sicuramente potrà essere utile per rileggere i propri rapporti di coppia capire i propri errori, e non ultimo imparare a evitare gli errori che commettiamo seguendo un clichè impostoci dalla nostra società. Ma forse ha ragione chi dice che ognuno è figlio del suo tempo e non può farci niente.
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