Dopo essere sfuggita alla Gilda degli Assassini, la giovane guerriera Dubhe deve liberarsi dalla maledizione che le è stata inflitta. L'unico che può salvarla è Sennar, il più potente tra i maghi, compagno di Nihal, ritiratosi nelle Terre Ignote al di là del fiume Saar. Intanto la sanguinaria setta ha trovato il modo per riportare in vita Thenaar, il Dio Nero, dopo lunghissimi anni di attesa. Manca soltanto la vittima sacrificale, il corpo che dovrà accoglierne la reincarnazione, e il prescelto è San, nipote di Sennar e Nihal. A proteggere il ragazzo dalla caccia feroce degli Assassini è chiamato il vecchio gnomo Ido, antico maestro di Nihal e fiero nemico del corrotto re Dohor, alleato della Gilda. Nel frattempo Dubhe e il suo compagno di viaggio, il giovane mago Lonerin, sono inseguiti dal più temibile dei nemici: Rekla, la Guardia dei Veleni della Gilda, colei che le ha impresso il sigillo della maledizione, e che deve vendicare la vergogna della sua fuga. Il destino del Mondo Emerso si gioca nelle misteriose terre oltre il Saar. Due guerriere se lo disputano.
Dichiara di aver iniziato a scrivere praticamente da infante, quando ha cominciato a leggere. Sempre dal mondo dell'aneddotica, la stessa Troisi ricorda che aveva scritto le prime favole intorno all'anno 1987, quando per gioco aveva raccolto queste prime composizioni in un volume che aveva fatto rilegare in copisteria e che aveva intitolato Le mille e una …Licia.
Il primo romanzo arriva a otto anni e consiste in venti pagine che, anche in quel caso, i genitori le avevano fatto rilegare in cartoleria.