Paul Davies, l'autore del libro-rivelazione "La mente di Dio", in questa nuova, straordinaria opera affronta in maniera accessibile a tutti i misteri del tempo e ci introduce nelle più recenti teorie dello spazio-tempo. Da sempre il problema del tempo, e in particolare la sua connessione con quello della creazione, è al centro della scienza, della cosmologia e della religione. Quando gli scienziati iniziarono a esplorare le implicazioni del concetto formulato da Einstein nella teoria della relatività, scoprirono che il tempo è "elastico" e può essere dilatato dalla velocità del moto o dalla gravitazione; e che - a differenza di quanto sembra evidente nella nostra esperienza quotidiana - esso non "scorre", cosicché non ha alcun senso suddividerlo in passato, presente e futuro. Ma la scoperta veramente sensazionale, una delle più importanti nella storia del pensiero, fu la seguente: il tempo, e quindi tutta la realtà fisica, deve avere avuto una precisa origine nel passato. Dunque ha un inizio e può avere una fine. La teoria della relatività, però, non ha risolto l'"enigma del tempo", e l'approfondimento di questa dimensione dell'universo fisico rimane una delle priorità della ricerca scientifica odierna. Dai buchi neri, dove il tempo "si ferma", al bizzarro mondo della fisica quantistica, dove "svanisce", Davies dimostra che le attuali teorie sono ben lontane dall'aver fornito risposte soddisfacenti a una lunga serie di domande. Perché, per esempio, l'universo appare più "giovane" di alcuni oggetti che contiene? E come emerge il concetto di tempo dal caos senza tempo del Big Bang? Il passare del tempo è una mera illusione? Può il tempo scorrere all'indietro? E' possibile viaggiare nel tempo? In questo saggio Paul Davies sostiene che la rivoluzione e la nuova sintesi einsteiniane rimangono aperte sull'ignoto e annuncia che sono imminenti nuove straordinarie scoperte.