Ci sono i vicini di casa che per anni continuano a utilizzare il giardino dei dirimpettai come discarica abusiva e non si trova un giudice in grado di impedirglielo; ci sono i genitori separati che, sulla strada della riconciliazione, vorrebbero ricontrattare tempi e modi dell'affido congiunto dei figli, ma un giudice sedicente esperto in materia non vuoi cedere sulle restrizioni concordate anni prima, quando tra i coniugi era "guerra aperta"; c'è poi il caso del dj licenziato dalla discoteca che lo aveva assunto facendogli firmare un contratto per l'intera stagione e che, per recuperare il compenso dovuto e non corrisposto, attende oltre dodici anni, durante i quali le lire fanno in tempo a diventare euro e le spese legali sostenute superano gli stipendi recuperati; e poi ci sono le sentenze mai depositate, i ritardi smisurati e le assenze ingiustificate di giudici e magistrati... Insomma, la giustizia civile in Italia proprio non funziona. Tanto che nel Belpaese i processi civili pendenti, come dicono gli addetti ai lavori, sono più di 5 milioni e mezzo: un numero impressionante di eredità, fallimenti, divorzi, liti di ogni genere congelati per anni e anni dentro il grande freezer della giustizia.