Nello "Scrittore fantasma" uno Zuckerman ventitreenne, pieno di sacro fuoco per la letteratura, va a rendere omaggio a Emanuel Isidore Lonoff, lo scrittore che considera suo maestro, e in lui non incontra soltanto una figura paterna, un modello a cui assomigliare a tutti i costi. Diviso tra le esigenze della propria arte e le "pretese" della vita, Lonoff è il fantasma dello scrittore che Zuckerman stesso diventerà. In "Zuckerman scatenato" ritroviamo Nathan alla fine degli anni Sessanta, divorziato, ricco, e molto, molto inquieto. Ha pubblicato un libro scandaloso che gli ha fruttato un milione di dollari, ma la sua vita è nel caos. Con "La lezione di anatomia", lo scrittore quarantenne viene colpito da un male misterioso e decide che è venuto il momento di cambiare vita, lasciar perdere i libri e il sesso, e il ruolo del malato, per diventare lui stesso medico e curarsi da solo. "L'orgia di Praga", che riproduce le pagine dei taccuini sui quali Zuckerman annota il suo soggiorno fra gli artisti proscritti nella Praga dell'occupazione sovietica, funge da epilogo alla trilogia e appone un sigillo sensazionale all'intricata struttura dell'opera magna di Roth sulle conseguenze impreviste dell'arte.