E un telegiornale a far scoprire a Mattia e sua madre la verità sul nonno: alcuni teppisti hanno gettato bottiglie incendiarie contro le baracche dei rom di Ponte Mammolo, e nonno Gabriel è rimasto vittima delle fiamme portando in salvo Kino, un bimbo di sei anni. Ma cosa ci faceva al campo? Gabriel sentiva che gli sarebbe successo qualcosa di terribile, perché un oscuro presagio l'aveva già spinto a seminare sul cammino del nipote indizi e frammenti di una verità nascosta. Ora sta a Mattia, con l'aiuto di Angela e Nazifa Bebé, scoprire chi è davvero quel nonno taciturno, qual è la pagina mancante del suo passato, storia dimenticata dalla Storia, che chiede la giustizia di un ricordo. Età di lettura: da 11 anni.
La nostra recensione
Roma. incendio doloso al campo rom di Ponte Mammolo. Per meglio dire, una ventina di teppisti dal volto coperto assaltano il campo abusivo di Ponte Mammolo. Dopo aver intonato cori razzisti hanno iniziato a lanciare contro le baracche sassi, bastoni e bottiglie incendiarie. Questa la notizia data al telegiornale.
Cosa ci faceva il nonno di Mattia al campo rom? Quale segreto nasconde nonno Gabriele? Sarà un messaggio segreto a condurlo sulla strada della verità: "A Mattia perché sappia che finalmente ho trovato il mio coraggio, e perché cerchi la verità. Il segreto che ho nascosto per tanti anni è sotto i colori dell'arcobaleno".
Questa la storia narrata da Alberto Melis nel suo Il ricordo che non avevo, romanzo che mescola il presente e il passato: la condizione del popolo rom, la diffidenza nei suoi confronti, le vicende del Ghetto di Lodz dove nel 1941 vennero deportati circa cinquemila rom Lovara. Una storia che racconta del Porrajmos, lo sterminio del popolo rom per mano nazista, che spesso passa in secondo piano nel racconto dell'Olocausto.
Valeria Merlini