Interpol

La nostra recensione

A tre anni dall'uscita dell'acclamato "Our Love to Admire", tornano gli Interpol con l'attesissimo album omonimo. "Interpol" è il quarto album della band newyorkese, in uscita il 7 settembre. Anticipato dai singoli Lights (scaricabile gratis dal sito ufficiale) e Barricade, costituirà l'ultimo lavoro dello storico bassista Carlos Dengler, il quale ha dichiarato di voler lasciare il gruppo a registrazioni ultimate.
Messe da parte le troppo evidenti influenze dark e new wave dei Joy Division e dei Cure, Paul Banks e soci si ritrovano comunque ad esplorare oscuri paesaggi musicali di un'intensa profondità, con la consapevolezza però di un gruppo che sta formando pian piano una propria personalità e un proprio stile. In contrasto col precedente album, "Interpol" risulta più compatto e coerente, un unico set di differenti canzoni tematicamente collegate, dalle melodiche Barricade e Lights, passando per la collerica Memory serves e giungendo infine allo straordinario trittico di tracce connesse che chiudono l'album. Mai hanno fatto un lavoro così risonante a livello emotivo e gremito di crescendo, merito anche del produttore Alan Moulder e di un'intera orchestra che rende "Interpol" sicuramente l'opera più matura della band, riportandoli allo stesso tempo alle originali atmosfere malinconiche.